Paul Graham: il pifferaio magico dei nerd

Il Visto per Founder // The Founder Visa


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Traduzione in italiano di Fabio Pozzi dall’essay originale di Paul Graham "The Founder Visa" [Aprile 2009].

Di solito evito la politica, ma sembra che in questo momento ci sia un'amministrazione aperta ai suggerimenti, quindi ne tratterò un argomento. La scelta, secondo me, più importante che il governo possa fare al fine di aumentare il numero di startup in questo paese è supportare un tipo di politica a costo zero: istituire una nuova classe di visti dedicata ai fondatori di startup.

Il più grande limite sul numero di nuove startup che vengono create negli Stati Uniti non è la politica fiscale o il diritto del lavoro e nemmeno il Sarbanes-Oxley. Il fatto è che non si permette l’ingresso nel paese alle persone che vogliono avviarle.

Lasciare entrare nel paese ad esempio 10.000 fondatori di startup ogni anno potrebbe avere un effetto visibile ed impattante sull’economia. Mettiamo che si assumano 4 persone per startup, e stiamo probabilmente sovrastimando, si parla di 2500 nuove aziende. Ogni anno. Non tutte diventerebbero grandi quanto Google, ma su 2500 alcune potrebbero avvicinarsi e raggiungere ottimi risultati.

Come regola, questi 10.000 imprenditori potrebbero non accettare posti di lavoro dalle aziende americane: potrebbe essere parte integrante dei termini del visto il fatto che non possano lavorare per aziende esistenti, ma solo per quella che hanno fondato. In effetti, creerebbero più posti di lavoro per gli americani, perché le loro aziende assumerebbero più dipendenti al crescere della startup stessa.

La parte difficile potrebbe sembrare la modalità con la quale si definisce una startup. Ma questo potrebbe essere risolto abbastanza facilmente: lasciamo che sia il mercato a decidere. Gli investitori in startup lavorano duramente per trovare le migliori. Il governo potrebbe avvalersi della propria esperienza e utilizzare gli investimenti riconosciuti in startup come prova per verificare se un’azienda lo sia davvero.

Come può  il governo capire chi sia un investitore in startup? Utilizzare la stessa modalità dei visti studenteschi per le Università. Stabilire una procedura di accreditamento. Sapere chi siano gli uni e gli altri.

10.000 persone sono realmente una goccia nel mare per gli standard di immigrazione, e rappresenterebbero un importante aumento del numero di fondatori in startup. Penso che questo avrebbe un effetto talmente visibile nell’economia da rendere addirittura famoso il legislatore che ha introdotto il disegno di legge. L’unico modo per conoscerne i risultati con certezza sarebbe provarlo, e non costerebbe di fatto nulla.



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Paul Graham: il pifferaio magico dei nerdBy Irene Mingozzi