Istituite a Macerata tre nuove biblioteche circolanti presso i Gruppi Rionali del Dopolavoro. Macerata ebbe per molti anni una delle migliori Biblioteche popolari circolanti, come n'è rimasto documentato nel suo stampato «Catalogo generale delle opere esistenti al 31 ottobre 1910», in cui figurano circa 5000 opere distinte in sette categorie, cioè: storia, geografia e viaggi; romanzi e novelle; letteratura ed arti; miscellanea di opuscoli vari; letteratura varia e drammatica. Ed erano tutte opere scelte da persone competenti e ben rilegate in mezza pergamena. Ma per cause diverse la Biblioteca andò man mano decadendo, finchè nel 1931 fu definitivamente chiusa, depositando nella << (come prescriveva il suo statuto-regolamento) i libri rimasti, quasi tutti in pessime condizioni e che erano appena un terzo di quelli che essa possedeva fino a pochi anni prima. Tale fatto preoccupò gravemente la nostra Biblioteca, che dal 1925 aveva stabilito di non dare più in prestito i suoi libri perchè a questo provvedeva in maniera soddisfacente la Popolare Circolante. Per riparare al danno evidente che ne riceveva la cultura popolare, si pensò in un primo tempo di formare in seno alla nostra Biblioteca una nuova sezione, che sostituisse in qualche modo la Biblioteca così miseramente scomparsa. Ma, per mancanza di locali adatti, ne fu con rincrescimento abbandonata l'idea; e, presi gli opportuni accordi con le gerarchie fasciste, si preferì istituire in Macerata tre nuove Bi- blioteche Circolanti, presso ciascuno dei Dopolavoro dei tre Gruppi fascisti rionali "28 Ottobre", "Filippo Corridoni" e il "Raffaele Merelli". (Il "28 Ottobre" copriva il centro, "Filippo Corridoni" la zona Cavour, il "Raffaele Merelli" quel- la Cairoli; ndr). Così furono senz'altro consegnati ad essi complessivamente ben 1854 volumi appartenenti alla nostra Biblioteca, la quale si è riserbato il diritto di vigilare sul funzionamento delle tre nuove Biblioteche, e di riprendersi i volumi qualora queste non funzionassero più. (Il Messaggero, 9 luglio).