A due passi dal Museo della scienza e della tecnologia, uno dei luoghi più visitati di Milano, fiancheggiato da viale Papiniano, dove due volte alla settimana si svolge uno dei mercati più grandi e multietnici della città, circondata da mura grigie interrotte agli angoli da alte torrette di guardia, c’è una città invisibile, dove vivono più di mille persone e circa 600 vi lavorano.

Questa città invisibile è il carcere di San Vittore, tecnicamente una casa circondariale, cioè un luogo che ospita persone in attesa di giudizio o condannate a pene inferiori ai cinque anni. È qui che, nelle aule della scuola del Terzo Reparto, la Biblioteca del Confine della Casa della Carità realizza La Società di Lettura e Pagine di Libertà, due progetti dedicati ai libri e al piacere di leggere che coinvolgono alcuni detenuti e i soggetti che fanno parte di Biblioteche in Rete a San Vittore.