Chi entra nella città invisibile e conosce i suoi abitanti, non può uscirne uguale a prima. Perché in carcere il tempo si dilata e le emozioni si fanno più intense.
Ecco come, dopo aver partecipato ai progetti della Biblioteca del Confine della Casa della Carità, studentesse e studenti del Liceo Volta e del Liceo Cremona hanno cambiato l’idea che avevano del carcere.