UnderCover

La cover che diventa… originale


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In genere gli artisti amano «coverizzare» brani in modo più o meno fedele agli originali. Alcuni, invece, scelgono di stravolgere suono, struttura e anche l’intenzione artistica, rendendo i brani propri e, quindi, «originali». È il caso dei Devo che nel 1977 debuttarono con il loro primo singolo interpretando (I Can’t Get No) Satisfaction dei Rolling Stones – con tanto di benedizione di Sir Michael Philip Jagger (storia vera!). Oppure i Cure, che registrarono una versione tutta punk-pop di Foxy Lady di Jimi Hendrix per il loro primo album del 1979 Three Imaginary Boys.
Ci sono poi artisti, già affermati, che a un certo punto della loro carriera sentono il bisogno di interpretare brani di ben altri generi alla loro maniera. Come Tori Amos che si è cimentata con una versione in solo piano e voce del brano trash metal Raining Blood degli Slayer, oppure Paul Anka che si è divertito con una versione tutta «crooner», con tanto di big band, di Black Hole Sun dei Soundgarden – c'è da scommettere che il compianto Chris Cornell che la cantò in originale ne sarebbe orgoglioso.
E, infine, ci sono le cover che mai ti aspetteresti, come quella di Shock Me, famoso brano di Ace Frehley dei Kiss, interpretata in versione slowcore dai Red House Painters - irriconoscibile, se non per il testo...
Il montaggio della puntata è curato da Jenny Covelli. Buon ascolto!
Se volete lanciare idee o lasciarci i vostri commenti, scriveteci all’indirizzo e-mail [email protected] o al numero WhatsApp 079 596 64 11.
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UnderCoverBy Gruppo Corriere del Ticino