Bizet visse tutta la propria esistenza credendo di essere un fallito. La sua difficoltà di relazionarsi con il pubblico, di portare a compimento un progetto, di riconoscere le proprie qualità artistiche…in una parola, di vivere, lo segnò fino a portarlo alla morte. Non avrebbe mai saputo che il suo capolavoro, Carmen, fischiata dal pubblico e stroncata dai contemporanei perché distruggeva la morale borghese della donna-angelo del focolare, avrebbe avuto poi un successo pieno, assoluto, duraturo. Oggi Carmen è il simbolo di una donna che sceglie consapevolmente il suo destino, che non si piega alle costrizioni dettate dagli uomini, che ama liberamente e liberamente muore. Un’opera modernissima, nel significato e nella musica, tagliente, ardita, piena del fuoco e dell’ardore di una Spagna non “da cartolina”, ma viva, vera, scintillante di colore. Bizet, dimenticato in vita, oggi rivive in Carmen, e ci parlerà per sempre.