Essere discepoli di Cristo non è una gara a chi si umilia di più, ma a scendere più in basso del più piccolo e umile, per ridonargli dignità e onore.

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Se si vuole essere discepoli del Cristo c’è solo una strada: rinnegare se stessi e accogliere la Croce ogni giorno: prendere o lasciare.

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La cultura dello scarto mette in disparte gli ultimi; il Figlio di Dio, invece, li prende in disparte per entrare in comunione profonda con loro.

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Le complicazioni nell’esporre i nostri peccati in confessione sono stratagemmi del diavolo per farci perdere la serenità e la speranza nella misericordia divina.

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Andando dietro alla “tradizione”, noi cristiani stiamo perdendo per strada ciò per cui Cristo ci ha chiamati: vivere l’Amore per Dio e per il prossimo!

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Le parole di Gesù sono spirito e vita, sono parole di Vita Eterna: non le compendiamo fino in fondo, ma non possiamo vivere senza. Accogliamole!

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Quasi ci supplica il Signore: «Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato». Accogliamo l’invito! Ne va della nostra vita!

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Cristiani, smettiamola di chiedere a Dio cose stupide e inutili! Chiediamogli con fede ciò che solo Lui ci può dare: la vita eterna!

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Gesù ci promette che se andiamo a Lui e crediamo in Lui non avremo mai più fame né sete. Siamo pronti per questo slancio verso l’Eternità?

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Da dove prendere tutto ciò che serve per sfamare i bisogni dell’umanità? Non ce la fa l’uomo da solo, ma nemmeno Dio vuole farlo senza di noi.

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