Lectio: Atti degli Apostoli

Lectio degli Atti degli Apostoli di lunedì 15 aprile 2013


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Commento a Atti 16, 1-15

Passa in Macedonia e aiuta noi

Siamo all’ultima e definitiva svolta degli Atti: la corsa della Parola, cominciata a Gerusalemme con Giudei, Ellenisti e Proseliti, si è diffusa per la Giudea e la Samaria. Dopo la svolta dell’incontro di Pietro con il pagano Cornelio, degli Ellenisti di Cipro e di Cirene evangelizzano dei pagani ad Antiochia. Qui, per la prima volta, i seguaci di Gesù sono chiamati “cristiani”. Nel c. 14 c’è l’incontro diretto, non più in sinagoga ma in piazza, di Paolo e Barnaba con il mondo pagano. I due concludono il loro primo viaggio apostolico tornando ad Antiochia. Ma subito devono andare a Gerusalemme (c. 15), dove si approva che i pagani non debbano sottostare alla legge. Devono solo osservare norme pratiche che rendono possibile le commensalità con i giudei.
Fino ad ora il campo d’azione restava sempre l’Asia Minore, con caratteristiche culturali comuni anche a Paolo e ai giudei. L’annuncio del Vangelo era facilitato dal clima popolare di ricerca religiosa: la sete di salvezza e i culti misterici, con la loro ricerca di relazione tra uomo e Dio, costituivano un terreno propizio per il Vangelo. Bastava esplicitare e correggere il loro desiderio, perché si aprisse a Cristo Gesù.
Ora c’è il salto qualitativo ultimo: “lo Spirito” impedisce e non permette di predicare nella provincia di Asia. La visione notturna di un Macedone, che appare a Paolo, dirotta il suo cammino verso l’Europa, in Grecia. Paolo e Sila, che si aggregano come compagni anche Timoteo e Luca, attraversano il Bosforo e si incontrano con il mondo greco-romano. Dovranno confrontarsi con un mondo culturale e religioso diverso da quello dell’Asia Minore. Paolo non può usare schemi già collaudati da Giudei ed Ellenisti in Asia. Deve trovare e sperimenta approcci nuovi. Non a caso però inizia cercando dei giudei già inculturati e radicati sul territorio. Questi hanno in qualche modo già assimilato la cultura locale. Il processo di inculturazione è per loro cominciato presto, sia a causa del commercio, dell’esilio, della diaspora e (perché no?) dalla loro curiosità intellettuale e dal loro zelo per la Parola. Le traduzioni in greco della Bibbia e la scrittura diretta di testi, per noi canonici, direttamente in greco, testimoniano dell’intento di Israele di entrare nella cultura ellenistica.
A Filippi nasce la prima comunità cristiana d’Europa: è tutta al femminile. Questa chiesa rimase la più cara a Paolo, come testimonia la sua lettera ai Filippesi. È il seme che si diffonderà da qui agli estremi confini della terra.



DIVISIONE
a. vv. 1-3: Timoteo compagno di Paolo e Sila
b. vv. 4-5: rispetto delle regole stabilite a Gerusalemme
c. vv.6-8: lo spirito Santo impedisce e non permette di evangelizzare in Asia
d. vv. 9-10: visione e missione in Macedonia
e. vv 11-16: sbarco a Filippi e prima comunità in Europa
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Lectio: Atti degli ApostoliBy Silvano Fausti