Lectio: Atti degli Apostoli

Lectio degli Atti degli Apostoli di lunedì 19 novembre 2012


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Commento a Atti 12, 24 - 13, 12

… il proconsole credette

Da qui in poi il racconto dell’avventura della Parola si stacca da Gerusalemme. La nascita di Pietro e il suo andarsene da Gerusalemme è il momento in cui Sion diventa Chiesa Madre. Per questo l’attenzione si sposta sulle figlie. Ora Israele è davvero luce delle genti. Se prima si parlava di “Saulo”, nome ebraico, ora si parla di “Paolo”, nome romano. Guai a sequestrare il Risorto e rinchiudere il Salvatore del mondo in uno spazio determinato. Finora la Chiesa Madre era “gestante”. Ora è madre fecona: da lei nascono i figli – figli che saranno più numerosi delle stelle del cielo e della sabbia del mare (Gen 15,5, 22,17). Lo Spirito, attraverso la Parola. vuole illuminare e vivificare tutto, perché Dio sia tutto in tutti (1Cor 15,29).
Questa “opera” avviene non per scelte o decisioni di uomini, ma per azione di Dio. Egli direttamente lavora nel cuore dei suoi figli e anonimamente agisce nella libertà della storia, per eseguire il suo disegno. Noi, come Pietro e Paolo, lo comprendiamo a posteriori, in obbedienza alla Parola e in ascolto intelligente di ciò che capita.
Dio parla non nelle nostre idee, ma nei fatti, sia quelli positivi come la Pentecoste, l’’Eunuco, Saulo e Cornelio (At 2,1ss.; 8,26ss.; 9,1ss; 10,1ss), sia quelli negativi come le persecuzioni (At 8,14;11,19; 12,1). È lo Spirito che guida e vivifica la storia: la Parola, dove arriva, lo risveglia nel cuore degli uomini. A noi spetta non ostacolarlo e fare come Barnaba, inviato ad Antiochia per controllare la situazione Egli, quando giunse e “vide la grazia del Signore, si rallegrò e, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede, esortava tutti a perseverare con cuore risoluto nel Signore.”(At 11,22s).
Se la “nascita” di Pietro è dell’anno 41 e la morte di Erode del 44, la missione sistematica che qui inizia fuori Israele si situa circa dal 45 al 49. È il primo viaggio apostolico di Paolo che occupa i cc13-14, con partenza e ritorno ad Antiochia. L’itinerario passa da Cipro all’altipiano anatolico, visitando alcune città della Galazia meridionale ( Antiochia di Pisidia, Iconio, Listra e Derbe). Autore della missione è lo Spirito santo stesso. Barnaba e Saulo sono gli inviati, i “rematori della Parola” (Lc 1,2) Le fanno attraversare i mari per raggiungere tutti i figli di Dio dispersi, sino agli estremi confini della terra.
Il racconto della conversione del proconsole romano fa da “portale d’ingresso” alla missione verso i pagani, inaugurata dalla chiesa di Antiochia. Nessuno ostacolo ferma la Parola. Le difficoltà e le arti magiche mostrano come l’evangelizzazione è la lotta che detronizza Satana, antagonista del Vangelo di Verità.
Paolo è presentato con le stesse credenziali di Pietro, che sono le stesse di Gesù: il potere della Parola è accompagnato da segni e miracoli. In 13,9 Saulo, per la prima volta, è chiamato Paolo. D’ora in poi questo sarà il nome del “più piccolo” degli apostoli(1Cor 15,9), che porterà il nome di Cristo a tutte le genti. Ora la Chiesa, nata a Gerusalemme, ha come suo centro gli estremi confini della terra. È come il Dio-amore, che ha il suo centro fuori di sé.
La cecità temporanea di Elimas, falso profeta giudeo, non è un “miracolo di punizione”. Dio non punisce! La sua cecità è temporanea. Serve solo a rivelargli quella cecità che Gesù, luce del mondo, è venuto a guarire (cf. Gv 9,1ss). È simile alla cecità di Saulo sulla via di Damasco.
La magia consiste nel voler mettere le mani su Dio, per averlo in proprio favore. Saulo, ingannato dal suo zelo non illuminato (come Giona e tanti bravi cristiani, o cristiani “bravi” in senso manzoniano!), perseguitava la chiesa credendo di piacere a Dio. Ma Dio non si compra né con il danaro come voleva Simon Mago (At 8,9ss.), né con inganni a fini malvagi come Elimas, né con le buone opere come faceva Saulo. Dio è amore e grazia che gratuitamente si dona a tutti, come l’aria e la vita.


DIVISIONE
a. vv. 12,24: la Parola cresce e si moltiplica
b. v. 25: Barnaba, Saulo e Giovanni detto Marco
c. v. 13,1: la chiesa locale di Antiochia
d. vv.2-5: lo Spirito invia Barnaba e Saulo, che si associano Giovanni detto Marco
e. 6-12: il mago Elimas e la conversione del proconsole
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Lectio: Atti degli ApostoliBy Silvano Fausti