16 giugno 1930
Carissima Tatiana,
ho avuto poco fa il colloquio con mio fratello e ciò ha determinato un corso a zig-zag dei miei pensieri. È stata davvero una novità straordinaria, alla quale non ero neanche minimamente preparato: non avrei creduto possibile di rivedere mio fratello a Turi. Sono stato molto contento, anche perché con Gennaro sono stato molto più amico che col resto della famiglia. Intanto però non so cosa scrivere a te. Mi accontenterò di qualche cosettina. Da Gennaro ho saputo che mangi veramente poco: egli ne è rimasto colpito e spontaneamente me ne ha accennato (non c'è stata malizia alcuna da parte mia e non l'ho neanche interrogato in proposito: quindi il suo giudizio ha molta importanza: – tu mangi così pochino, che dai subito nell'occhio e ciò è molto grave). Bisogna cambiare e curarsi, per avere il diritto di far le prediche a me.
Una cosa che mi ha fatto molto ridere nell'ultima tua cartolina è la tua affermazione di sapere che io ci tengo a che mi si facciano gli auguri per il mio onomastico. Non so chi ti abbia rivelato questo segreto che tenevo accuratamente nascosto nelle più intime latebre del più profondo subcosciente; tanto nascosto e tanto segreto che dall'età di sei anni non sapevo neppure più di custodire (solo fino ai sei anni ho ricevuto dei regali per il mio onomastico). Ho paura che tu scoprirai chissà quale altra mia piaga nascosta: forse quella di farmi frate trappista o di inscrivermi alla Compagnia di Gesù. (Un solo segreto desiderio io ti voglio rivelare, che mi ha sempre tormentato, che non sono mai riuscito a soddisfare e che forse, ahimè, non soddisferò mai: quello di mangiare una frittura mista di rognoni e di cervello di babirussa e di rinoceronte!) Cara Tatiana, in ogni modo ti ringrazio degli auguri, con la semplice avvertenza che il
Sant'Antonio che mi protegge non è quello di giugno, ma quello di gennaio, accompagnato dalla specie europea del babirussa. (Purtroppo il babirussa abita solo nelle isole della Sonda e quindi è molto difficile da procurare, specialmente sotto la forma di cervello e rognoni freschi).
Vorrei che mi facessi inviare dalla Libreria due libricini: 1° Benedetto Croce – Alessandro Manzoni – Laterza editore, Bari – 2° Albert Mathiez – La Révolution Française, Tome III. La Terreur – Collection Armand Colin – presso lo stesso editore, Parigi (avverti che desidero solo questo terzo volumetto, perché i primi due li ho già).
Carissima Tatiana, ti ringrazio tanto delle notizie che mi hai ancora mandato.
Ti abbraccio teneramente.
Antonio