L'intellighenzia italiana, cioè gli intellettuali impegnati, con un profilo pubblico di primo piano, e una coloritura politica marcatamente di sinistra (ma anche di destra fascio-leghista putiniana) hanno sbagliato tutte le previsioni sull'esito della guerra in Ucraina.
Nel loro furore ideologico anti-americano, anti-Nato e anti-occidentale per mesi hanno celebrato le imminenti quanto strabilianti vittorie di Putin. Hanno inquinato il dibattito politico con le loro analisi deliranti persino ex generali delle Forze Armate italiane.
E queste operazioni di disinformazione non sono limitate all'invasione dell'Ucraina, ma colpiscono anche le scelte di politica economica. Per questo l'Italia è un paese in via di sottosviluppo.