Il 26 giugno del 2003, al 72esimo minuto della semifinale della Confederations Cup tra Camerun e Colombia, Marc-Vivien Foè, centrocampista ventottenne della nazionale africana, cade improvvisamente sul campo dal gioco.
Morirà poco più tardi, dopo 45 minuti di tentativi di rianimazione cardiopolmonare.
Dall’autopsia si scoprirà che era affetto da cardiomiopatia ipertrofica, una cardiopatia strutturale che può causare aritmie ventricolari potenzialmente letali.
La sua morte ha segnato il mondo dello sport, riportando ancora una volta l’attenzione sull’importanza della prevenzione della morte cardiaca improvvisa negli atleti e l’importanza del primo soccorso.
Ne parliamo in questo episodio con Silvia Castelletti, cardiologa dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano e Presidente della sezione di Cardiologia dello Sport ed Esercizio dell’European Association of Preventive Cardiology e Giuseppe Colangelo, cardiologo del Presidio Ospedaliero Martiri del Villa Malta di Sarno e formatore esperto in corsi di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare.