“Cosa vuoi che io faccia per te?”
Alcuni spunti di riflessione:
a. Vedere significa venire alla luce: è nascere. È l’ultimo miracolo di Gesù, punto d’arrivo della sua opera: aprirci gli occhi per vedere la sua gloria sulla croce e seguirlo nel suo cammino di vita. A differenza di Giacomo e Giovanni, il cieco sa di non vedere e sa cosa chiedere. E lo ottiene. Subito dopo inizia l’ultima settimana di Gesù.
b. Perché nel vangelo di Marco il cieco è l’unico miracolato che ha un nome e l’unico che chiama Gesù per nome? Quando uno riceve il nome? Quando chiama un altro per nome?
c. Cosa sento a immedesimarmi con il cieco, con i discepoli, con la folla? Osservando bene quanto il cieco fa e riceve, cos’è ciò che Gesù chiama “la fede che salva” ?
Il testo della traduzione del Vangelo di padre Silvano può essere scaricato da:
http://www.gesuiti-villapizzone.it/Testi/Vangelo_di_Marco.pdf
L'immagine e' un'icona gentilmente concessa dall'Atelier Iconografico - Monastero di Bose
Per ulteriori informazioni: http://www.monasterodibose.it/