📊 Questa settimana i mercati sono sembrati tranquilli in superficie, ma sotto hanno continuato a ribollire. La riapertura del governo americano 🇺🇸 dopo 43 giorni di shutdown ha portato un sollievo immediato: tornano i dati economici, torna un po’ di visibilità.
Tuttavia, l’umore degli investitori resta incerto e le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed 🏦 a dicembre sono scese dal 70% a circa il 50%, dopo i recenti commenti di alcuni membri più cauti del board. Nel frattempo, la volatilità sui Treasury è tornata a salire 📈 e dalla Fed arrivano accenni alla possibilità di nuovi interventi per stabilizzare i mercati dei finanziamenti a breve, una sorta di nuovo “quantitative easing”.
Anche i consumatori americani raccontano una storia strana: fiducia ai minimi da decenni , ma vendite al dettaglio 🛍️ che continuano a superare l’inflazione. È la tipica fase in cui la psicologia e i numeri viaggiano su binari diversi.🤖Il vero tema della settimana però è l’intelligenza artificiale. Dopo mesi di narrativa senza freni, il mercato si sta accorgendo che la corsa dell’AI sbatte contro limiti molto concreti: infrastrutture insufficienti , permessi che non arrivano , costi dei data center in forte aumento e tensioni elettriche crescenti negli Stati Uniti ⚡.
Le utility parlano di ritardi pluriennali nelle connessioni e le big tech tornano massicciamente sul mercato del debito per finanziare la prossima ondata di investimenti . Alcune stanno persino studiando data center in orbita 🚀 pur di aggirare i vincoli a terra.
💼È la prima volta che la storia dell’AI incontra davvero il mondo reale. E per gli investitori il compito resta lo stesso: distinguere l’entusiasmo dalla capacità di esecuzione , e mantenere una quota di portafoglio nei settori che offrono visibilità mentre l’AI entra in una fase più selettiva.
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