Un amore di luogo

Morcote


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Da una parte ci sono i patrizi, i loro palazzi signorili affacciati sul lago, la borghesia laica. Dall’altra, più su, ci sono la Chiesa e il santuario e una sorta di intimità con il divino, che forse viene dalla vicinanza a un cielo spesso mite e carezzevole.
Le due anime del piccolo borgo di Morcote le hai viste già da lontano, ma è il caso di andare a curiosare più da vicino: si parte dal basso, con le eleganti costruzioni signorili, con loggette e porticati, inframezzate da più piccoli e semplici costruzioni. Tra gli edifici più antichi, ti salta all’occhio il palazzo Paleari: un’elegante dimora signorile costruita nel 1483, imponente e affacciata sul lago, con le tipiche arcate a ornarne il fronte. Sono queste curve gentili e maestose che sembrano definire l'identità di Morcote, almeno nella parte bassa della città. Ma poi, ecco che cambia: lasci la quiete della riva e ti addentri nei vicoli tortuosi e acciottolati del nucleo storico, un labirinto di strade strette e ombre delle case antiche, mura in pietra e portoni in legno, che sembrano dirti a gran voce: la vedi, la mia origine? Sono qui dal Medioevo.
Oltre, vai ancora oltre: alla ricerca della famosa sacralità di questo luogo, verso il santuario di Santa Maria del Sasso. Per arrivare alla parte alta, percorri una via crucis che si snoda lungo 400 gradini. Salendo incontri una fontana e diversi capitelli votivi, che spezzano la fatica della salita e offrono un attimo per riprendere il fiato e riflettere. In cima, la chiesa osserva il villaggio dall’alto: è una patrona silenziosa, e i suoi beniamini sono il battistero ottagonale e il cimitero monumentale a terrazze accanto a lei. Ci sono affreschi ricchi di particolari, una cupola in pietra di una bellezza austera, l’organo del 1700 e da qualche parte, sepolti nel cimitero, anche celebrità internazionali.
È quasi tempo: hai visto il sacro e il profano, le case quasi lambite dal lago e la chiesa allungata verso il cielo. A mancare è solo un po’ di piacere terreno: Morcote non trascura neanche questo, grazie al Parco Scherrer. È un angolo esotico, creato dal commerciante di tessili Arturo Scherrer, e ti trasporta in una bolla lussureggiante e profumata, dove natura e cultura convivono: palme, statue, cipressi, architettura asiatica e bambù si alternano in una varietà di colori e splendori, come a ricordare, anche qui, che Morcote contiene moltitudini.
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Un amore di luogoBy Svizzera Turismo Italia