Omelia nella «Dominica in Albis in Octava Paschæ» alias «Dominica Divinæ Misericordiæ» (anno C) domenica 27 aprile 2025 Parrocchia del Sacro Cuore, Santeramo in Colle (Bari)

Omelia nella «Dominica in Albis in Octava Paschæ» alias «Dominica Divinæ Misericordiæ» (anno C) domenica 27 aprile 2025 Parrocchia del Sacro Cuore, Santeramo in Colle (Bari)

Omelia nella «Dominica in Albis in Octava Paschæ» alias «Dominica Divinæ Misericordiæ» (anno C) domenica 27 aprile 2025 Parrocchia del Sacro Cuore, Santeramo in Colle (Bari)

Otto giorni dopo

Predicazione del Vangelo domenicale (rito romano) non a tavolino né in studio registrazione ma direttamente dall'ambone, senza foglietti né appunti però con la giusta preparazione cardiaca ad accogliere il Seme totipotente nel proprio cuore e in quello comunitario. L'omelia, come tutto nella liturgia (massima Opera del Signore Dio Unitrino in azione), è fondamentalmente viva e orale: la sua registrazione (peraltro amatoriale) o la sua scrittura (in senso già socratico) è già la morte decretata dello spirito omiletico. Il senso di queste parole, dunque, può stare solo nella minima possibilità di poter cogliere da lontano alcune briciole del grande Mistero celebrato e alcune echi di una Realtà corporale nella Chiesa che si raduna fisicamente e si sparge nel mondo per l'annuncio della Conversione e la testimonianza del Regno che definitivamente viene.

Religion & Spirituality

Christianity

Predicazione del Vangelo domenicale (rito romano) non a tavolino né in studio registrazione ma direttamente dall'ambone, senza foglietti né appunti però con la giusta preparazione cardiaca ad accogliere il Seme totipotente nel proprio cuore e in quello comunitario.L'omelia, come tutto nella liturgia (massima Opera del Signore Dio Unitrino in azione), è fondamentalmente viva e orale: la sua registrazione (peraltro amatoriale) o la sua scrittura (in senso già socratico) è già la morte decretata dello spirito omiletico. Il senso di queste parole, dunque, può stare solo nella minima possibilità di poter cogliere da lontano alcune briciole del grande Mistero celebrato e alcune echi di una Realtà corporale nella Chiesa che si raduna fisicamente e si sparge nel mondo per l'annuncio della Conversione e la testimonianza del Regno che definitivamente viene.

Predicazione del Vangelo domenicale (rito romano) non a tavolino né in studio registrazione ma direttamente dall'ambone, senza foglietti né appunti però con la giusta preparazione cardiaca ad accogliere il Seme totipotente nel proprio cuore e in quello comunitario. L'omelia, come tutto nella liturgia (massima Opera del Signore Dio Unitrino in azione), è fondamentalmente viva e orale: la sua registrazione (peraltro amatoriale) o la sua scrittura (in senso già socratico) è già la morte decretata dello spirito omiletico. Il senso di queste parole, dunque, può stare solo nella minima possibilità di poter cogliere da lontano alcune briciole del grande Mistero celebrato e alcune echi di una Realtà corporale nella Chiesa che si raduna fisicamente e si sparge nel mondo per l'annuncio della Conversione e la testimonianza del Regno che definitivamente viene.

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