Carissimi fratelli e sorelle,
di quale pane abbiamo bisogno oggi, di cosa o di chi siamo alla ricerca, sentiamo la necessità di ricorrere a Qualcuno che riesca a dare significato e senso a questo nostro camminare sulla terra? Che riesca a riscaldare i nostri fragili cuori e illuminare le nostre menti? Anche noi «desideriamo ardentemente» stare con Lui riuscendo ad essere sinceri suoi commensali? Lo riconosciamo presente vivo e risorto nel Sacramento dell’Eucarestia? Sta tutto qui il mistero della nostra fede. Del nostro essere pellegrini. Siamo capaci di cercare e ricercare il Suo volto?
Il brano del Vangelo di questa domenica, Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, è tratto dalla predicazione che Gesù fece nella sinagoga di Cafarnao, è un testo fondamentale per comprendere il farsi umile di Dio, il Suo chinarsi maternamente sulla nostra vera fame e sete, il Suo lasciarsi crocifiggere …anche se siamo troppo sazi di noi stessi.
Il vangelo di oggi mira a suscitare un dialogo tra le attese, i progetti dell’uomo e la risposta di Cristo che purifica, perfeziona e porta a compimento i desideri più profondi del cuore. Tutti accorrono perché hanno visto dei segni e si sono saziati.