Proprio di questo avevo bisogno 2

Progetto/laboratorio sul riconoscimento e l’identificazione delle emozioni e delle intenzioni attraverso  la “voce” dentro una dimensione radiofonica.    A cura della Classe  II BUdel Liceo Eugenio Montale di Pontedera.  Il progetto ha voluto scegliere ed isolare un fattore della comunicazione para-verbale ed in particolare, il tono della voce. La classe II BU è stata coinvolta  nello scegliere e/o inventare semplici frasi del tipo:“Che cosa stai facendo?”, “Domani dovrò partire”, “Andiamo tutti al mare”, “Come si chiama tuo fratello?” etc. Attraverso la sola diversa intonazione, queste stesse frasi possono incarnare e veicolare emozioni e intenti comunicativi diversi: sorpresa, rabbia, delusione, sollievo, malinconia, paura, insicurezza/titubanza, risentimento etc. Tale varietà di toni anche se attribuita ad una medesima frase,  contribuisce a costruire storie diverse, dove un singolo individuo o un gruppo di persone può essere invitato ad immaginare cosa sia successo prima e cosa succederà dopo aver pronunciato la frase, promuovendo così lo sviluppo “naturale” di un mini-copione/sceneggiatura generata all’interno di un piccolo gruppo di lavoro. Una volta realizzati i copioni, le ragazze e i ragazzi hanno utilizzato le tecnologie e i dispositivi necessari (registratori digitali, microfoni da studio, computer, programmi di montaggio audio, etc) per potere dare vita brevissimi corti radiofonici che qui potete ascoltare.  Si ringraziano tutte le docenti e i docenti,  che con grande senso di condivisione pedagogica e disponibilità- hanno contribuito a “ospitare” il progetto nelle loro ore di lezione.

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Progetto/laboratorio sul riconoscimento e l’identificazione delle emozioni e delle intenzioni attraverso la “voce” dentro una dimensione radiofonica. A cura della Classe II BUdel Liceo Eugenio Montale di Pontedera. Il progetto ha voluto scegliere ed isolare un fattore della comunicazione para-verbale ed in particolare, il tono della voce. La classe II BU è stata coinvolta nello scegliere e/o inventare semplici frasi del tipo:“Che cosa stai facendo?”, “Domani dovrò partire”, “Andiamo tutti al mare”, “Come si chiama tuo fratello?” etc. Attraverso la sola diversa intonazione, queste stesse frasi possono incarnare e veicolare emozioni e intenti comunicativi diversi: sorpresa, rabbia, delusione, sollievo, malinconia, paura, insicurezza/titubanza, risentimento etc. Tale varietà di toni anche se attribuita ad una medesima frase, contribuisce a costruire storie diverse, dove un singolo individuo o un gruppo di persone può essere invitato ad immaginare cosa sia successo prima e cosa succederà dopo aver pronunciato la frase, promuovendo così lo sviluppo “naturale” di un mini-copione/sceneggiatura generata all’interno di un piccolo gruppo di lavoro. Una volta realizzati i copioni, le ragazze e i ragazzi hanno utilizzato le tecnologie e i dispositivi necessari (registratori digitali, microfoni da studio, computer, programmi di montaggio audio, etc) per potere dare vita brevissimi corti radiofonici che qui potete ascoltare. Si ringraziano tutte le docenti e i docenti, che con grande senso di condivisione pedagogica e disponibilità- hanno contribuito a “ospitare” il progetto nelle loro ore di lezione.

Progetto/laboratorio sul riconoscimento e l’identificazione delle emozioni e delle intenzioni attraverso &nbsp;la “voce” dentro una dimensione radiofonica. &nbsp;&nbsp; A cura della Classe &nbsp;II BUdel Liceo Eugenio Montale di Pontedera.&nbsp; Il progetto ha voluto scegliere ed isolare un fattore della comunicazione&nbsp;para-verbale ed in particolare, il tono della voce. La classe II BU è stata coinvolta &nbsp;nello scegliere e/o inventare semplici frasi del tipo:“Che cosa stai facendo?”, “Domani dovrò partire”, “Andiamo tutti al mare”, “Come si chiama tuo fratello?” etc. Attraverso la sola diversa intonazione, queste stesse frasi possono incarnare e veicolare emozioni e intenti comunicativi diversi: sorpresa, rabbia, delusione, sollievo, malinconia, paura, insicurezza/titubanza, risentimento etc. Tale varietà di toni anche se attribuita ad una medesima frase, &nbsp;contribuisce a costruire storie diverse, dove un singolo individuo o un gruppo di persone può essere invitato ad immaginare cosa sia successo prima e cosa succederà dopo aver pronunciato la frase, promuovendo così lo sviluppo “naturale” di un mini-copione/sceneggiatura generata all’interno di un piccolo gruppo di lavoro.&nbsp;Una volta realizzati i copioni, le ragazze e i ragazzi hanno utilizzato le tecnologie e i dispositivi necessari (registratori digitali, microfoni da studio, computer, programmi di montaggio audio, etc) per potere dare vita brevissimi corti radiofonici che qui potete ascoltare. &nbsp;Si ringraziano tutte le docenti e i docenti, &nbsp;che con grande senso di condivisione pedagogica e disponibilità- hanno contribuito a “ospitare” il progetto nelle loro ore di lezione.

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