Una delle “persone più importanti del XX secolo, che ha modellato un’idea di donna per il nostro tempo, ha scosso la società in un nuovo modello da cui non ci sarebbe stata più possibilità di tornare indietro”.
Questa persona è Emmeline Pankhurst, secondo le parole che la rivista americana Time le ha dedicato nel 1999.
Emmeline Pankhurst è una donna inglese, un’attivista che combatté una vita intera e guidò senza sosta il movimento femminista per la conquista di un diritto insindacabile, il voto alle donne.
Mentre l’Ottocento muore e il Novecento nasce, le donne iniziano a risvegliarsi, le militanti del movimento per il suffragio femminile vengono soprannominate con spregio Suffragette. Ma non demordono, ascoltano e seguono una leader carismatica e coraggiosa, che ha già affrontato la prigione molte volte, che non si è arresa.
Quella leader è Emmeline Pankhurst, interpretata dalla meravigliosa Meryl Streep nel film Suffragette, del 2015, diretto da Sarah Gavron.

VOCE E TESTO: Giulia Sbaffo
PRODUZIONE: PubMe Srl
MUSICHE: Envato.com

“È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.
E benché poco sia dato sapere delle vere inclinazioni e dei proponimenti di chi per la prima volta venga a trovarsi in un ambiente sconosciuto, accade tuttavia che tale convinzione sia così saldamente radicata nelle menti dei suoi nuovi vicini da indurli a considerarlo fin da quel momento legittimo appannaggio dell’una o dell’altra delle loro figlie.”

Inizia così uno dei più celebri romanzi della letteratura occidentale.
L’incipit arguto, ironico e sottilmente cinico di Orgoglio e Pregiudizio, scritto dalla raffinata penna di Jane Austen, un’autrice straordinaria che non dobbiamo aver fretta di etichettare.

VOCE: Giulia Sbaffo
SIGLA: Mary Fazi
PRODUZIONE: PubMe Srl

“Per quante forme, per quanti modi diversi possa esprimersi il dolore di una intattezza violata, Artemisia me lo fa intendere in quest’aria di sacrificio e di pericolo che fomenta, con i rimpianti di tutti, il suo rimpianto di risuscitata invano.
La nostra povera libertà si lega all’umile libertà di una vergine che nel milleseicentoundici non ha se non quella del proprio corpo integro e non può capacitarsi in eterno di averla perduta.
Per tutta la vita essa si adoprò a sostituirla con un’altra, più alta e più forte, ma il rimpianto di quell’unica restò: mi pareva, con quei fogli scritti, d’averlo quietato.
Ora ritorna più intenso che mai, con un moto di relitto che appare e dispare sull’onda che lo porta, e, a momenti, sembra che l’acqua limpida l’abbia digerito. Scottata mille volte al bruciore dell’offesa, mille volte Artemisia si fa indietro e prende fiato per lanciarsi di nuovo nel fuoco. Così usava un tempo, così usa oggi con me.”
È la scrittrice Anna Banti che parla.
Ed è di Artemisia che parla, nel suo splendido libro dedicato all’artista protagonista della nostra storia.

VOCE: Giulia Sbaffo
SIGLA: Mary Fazi
PRODUZIONE: PubMe Srl

C’è una statua a Londra, sulle rive del Tamigi, all’estremità ovest del ponte di Westminster, proprio di fronte al Big Ben.
Una fiera e maestosa guerriera in piedi, a testa alta, su un carro da battaglia trainato da cavalli, brandisce una lancia pronta all’attacco.
Quella donna è Boadicea, il cui nome deriva da una parola celtica che significa vittoria.
Quella statua è intitolata Boadicea e le sue figlie, di Thomas Thornycroft.

La sua memoria è giunta ai giorni nostri, resistendo 2.000 anni, perché Boadicea era una regina britanna che, ai tempi dell’Impero romano, osò sfidare l’Impero Romano.

VOCE: Giulia Sbaffo
SIGLA: Mary Fazi
PRODUZIONE: PubMe Srl

"Difendi il tuo diritto di pensare, perché anche pensare in modo sbagliato è meglio che non pensare".
Lo disse Ipazia di Alessandria, quasi 2.000 anni fa.
Disse molte altre cose interessanti, Ipazia, le studiò, le insegnò.
Ma quasi tutto ciò che scrisse è andato perduto, probabilmente nella distruzione della biblioteca di Alessandria d’Egitto, dove la matematica, filosofa e astronoma greca, viveva, lavorava, insegnava.

VOCE: Giulia Sbaffo
SIGLA: Mary Fazi
PRODUZIONE PubMe Srl

Le farfalle.
Questo significa mariposa in spagnolo, farfalla.
Patria. Minerva. Maria Teresa. Adela.
Le sorelle Mirabal.
Erano le farfalle che combattevano contro la dittatura del dominicano Rafael Leónidas Trujillo, nella Repubblica Dominicana degli anni Cinquanta.
La dittatura trujillista era iniziata già nel 1930, le sorelle Mirabal erano nate e state bambine con la dittatura, eppure combattevano per la libertà.

VOCE: Giulia Sbaffo
SIGLA: Mary Fazi
PRODUZIONE: PubMe Srl