BUDI RAMI è morto. La trasmissione si apre con un pianto disperato di Carlo; dopo la sigla di apertura, Silvano dà il triste annuncio, quindi tutta la puntata è impostata sulla scomparsa del "Maestro". Le telefonate degli ascoltatori, l'esperimento di "Parapisicologia" e persino l'intervento di Clementina riguardano questo evento.Tra le varie telefonate ne spicca una dove una ragazza è veramente addolorata per l'improvviso lutto.

Puntata 4

Il 16 marzo 1976, da un piccolo appartamento di Roma, iniziarono le trasmissioni di una radio libera. Si chiamava Radio Hanna. A distanza quasi cinquant’anni da quella pionieristica esperienza e a cento anni dalla diffusione della radio in Italia, questo podcast ripropone ogni venerdì una puntata di PAC - Parallelepipedi a confronto, una delle trasmissioni più seguite di quella giovane radio creata con entusiasmo da Maurizio Amici.  PAC è stato un programma ideato da Maurizio Amici, Silvano Corona e Carlo Marcello con la partecipazione di Angela Lorè. Un programma strano, nato dalla continua voglia di fare radio con spirito. Ci sono tre momenti fondamentali in questo format: l'oroscopia, la “parapisicolologia” e l'ufologia. E' tutto sopra le righe; Carlo e Silvano improvvisano con le persone che telefonano le cose più strane e assurde, fanno improbabili oroscopi, incontrano gli ufo in una località del frusinate, invocano la filosofia di un guru indiano - tale Budi Rami - hanno una serie di tormentoni da pronunciare come “butta la coida”  e riti propiziatori da fare come mettere i piedi alle 10 e 10. E' tutto talmente sopra le righe che né Carlo, né Silvano, né Maurizio pensarono che la gente all'ascolto avrebbe potuto credere che si trattasse di una cosa seria. Eppure, così non andò. Alcune telefonate erano taroccate, ma la maggior parte erano autentiche e molti sembravano credere alle assurdità che venivano dette. Non è né bello né legale giocare sulla buona fede della gente, ma nel caso di PAC non si facevano né oroscopi, né cartomanzia a pagamento, come vediamo su molte tv private di oggi. Le risate dei conduttori venivano regolarmente mandate in onda, era tutto molto dichiarato. Le puntate che ascolterete in questo podcast furono mandate in onda tra il 1978 e il 1979. Se siete disposti a fare un tuffo nel passato (e nel surreale), questo podcast è quello che fa per voi. Buon ascolto. E non dimenticate di buttare la coida. Progetto editoriale del podcast e coordinamento: Nicolò Sorriga. Tutte le puntate raccolte sono presenti sul portale <a href="http://www.broadcastitalia.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">broadcastitalia.it</a>, creato nel 2006 da Maurizio Amici, e che conserva centinaia di documenti audio che raccontano la straordinaria esperienza delle radio libere in Italia.

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Il 16 marzo 1976, da un piccolo appartamento di Roma, iniziarono le trasmissioni di una radio libera. Si chiamava Radio Hanna. A distanza quasi cinquant’anni da quella pionieristica esperienza e a cento anni dalla diffusione della radio in Italia, questo podcast ripropone ogni venerdì una puntata di PAC - Parallelepipedi a confronto, una delle trasmissioni più seguite di quella giovane radio creata con entusiasmo da Maurizio Amici. PAC è stato un programma ideato da Maurizio Amici, Silvano Corona e Carlo Marcello con la partecipazione di Angela Lorè. Un programma strano, nato dalla continua voglia di fare radio con spirito. Ci sono tre momenti fondamentali in questo format: l'oroscopia, la “parapisicolologia” e l'ufologia. E' tutto sopra le righe; Carlo e Silvano improvvisano con le persone che telefonano le cose più strane e assurde, fanno improbabili oroscopi, incontrano gli ufo in una località del frusinate, invocano la filosofia di un guru indiano - tale Budi Rami - hanno una serie di tormentoni da pronunciare come “butta la coida” e riti propiziatori da fare come mettere i piedi alle 10 e 10. E' tutto talmente sopra le righe che né Carlo, né Silvano, né Maurizio pensarono che la gente all'ascolto avrebbe potuto credere che si trattasse di una cosa seria. Eppure, così non andò. Alcune telefonate erano taroccate, ma la maggior parte erano autentiche e molti sembravano credere alle assurdità che venivano dette. Non è né bello né legale giocare sulla buona fede della gente, ma nel caso di PAC non si facevano né oroscopi, né cartomanzia a pagamento, come vediamo su molte tv private di oggi. Le risate dei conduttori venivano regolarmente mandate in onda, era tutto molto dichiarato.Le puntate che ascolterete in questo podcast furono mandate in onda tra il 1978 e il 1979. Se siete disposti a fare un tuffo nel passato (e nel surreale), questo podcast è quello che fa per voi.Buon ascolto. E non dimenticate di buttare la coida.Progetto editoriale del podcast e coordinamento: Nicolò Sorriga.Tutte le puntate raccolte sono presenti sul portale broadcastitalia.it, creato nel 2006 da Maurizio Amici, e che conserva centinaia di documenti audio che raccontano la straordinaria esperienza delle radio libere in Italia.

Il 16 marzo 1976, da un piccolo appartamento di Roma, iniziarono le trasmissioni di una radio libera. Si chiamava Radio Hanna. A distanza quasi cinquant’anni da quella pionieristica esperienza e a cento anni dalla diffusione della radio in Italia, questo podcast ripropone ogni venerdì una puntata di PAC - Parallelepipedi a confronto, una delle trasmissioni più seguite di quella giovane radio creata con entusiasmo da Maurizio Amici.&nbsp; PAC è stato un programma ideato da Maurizio Amici, Silvano Corona e Carlo Marcello con la partecipazione di Angela Lorè. Un programma strano, nato dalla continua voglia di fare radio con spirito. Ci sono tre momenti fondamentali in questo format: l'oroscopia, la “parapisicolologia” e l'ufologia. E' tutto sopra le righe; Carlo e Silvano improvvisano con le persone che telefonano le cose più strane e assurde, fanno improbabili oroscopi, incontrano gli ufo in una località del frusinate, invocano la filosofia di un guru indiano - tale Budi Rami - hanno una serie di tormentoni da pronunciare come “butta la coida”&nbsp; e riti propiziatori da fare come mettere i piedi alle 10 e 10. E' tutto talmente sopra le righe che né Carlo, né Silvano, né Maurizio pensarono che la gente all'ascolto avrebbe potuto credere che si trattasse di una cosa seria. Eppure, così non andò. Alcune telefonate erano taroccate, ma la maggior parte erano autentiche e molti sembravano credere alle assurdità che venivano dette. Non è né bello né legale giocare sulla buona fede della gente, ma nel caso di PAC non si facevano né oroscopi, né cartomanzia a pagamento, come vediamo su molte tv private di oggi. Le risate dei conduttori venivano regolarmente mandate in onda, era tutto molto dichiarato. Le puntate che ascolterete in questo podcast furono mandate in onda tra il 1978 e il 1979. Se siete disposti a fare un tuffo nel passato (e nel surreale), questo podcast è quello che fa per voi. Buon ascolto. E non dimenticate di buttare la coida. Progetto editoriale del podcast e coordinamento: Nicolò Sorriga. Tutte le puntate raccolte sono presenti sul portale <a href="http://www.broadcastitalia.it" rel="noopener noreferrer">broadcastitalia.it</a>, creato nel 2006 da Maurizio Amici, e che conserva centinaia di documenti audio che raccontano la straordinaria esperienza delle radio libere in Italia.

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