«Per una manciata di anni, dal 2008 al 2012, sono stato tra i pochissimi a sapere che l’autrice di letteratura fantastica Lara Manni, la sfortunata Lara Manni che è morta troppo presto, era un eteronimo di Loredana. Leggere, ricordare la fine di Lara, mi ha riportato alla mente la squallida campagna diffamatoria, il branco di cani e cagne rabbiose che aggredì Loredana tre anni fa. E la fine di Lara non può non sovrapporsi alla morte della nostra collega Chiara Palazzolo, avvenuta in quegli stessi giorni. Tutto è doppio in questo libro, anche il lutto.» (Wu Ming 1)