Il portale telematico e i dispositivi fisici introdotti dal Comune di Venezia per la gestione del c.d. "contributo d'accesso" hanno fatto raccogliere molti dati, anche sensibili, dei visitatori della città. L'amministrazione così facendo ha violato i principi di minimizzazione e anonimizzazione ed ha conservato le informazioni per un periodo troppo lungo rispetto a quanto effettivamente necessario. Il Garante ha quindi imposto adeguamenti alla città di Venezia per correggere questo sproporzionato sistema predisposto nel raccogliere i dati.
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