Renato Birolli, L’Arlecchino (1931)

La mostra "Il corpo del colore - La pittura neoromantica ed espressionista italiana degli anni Trenta. Opere dalla Collezione Giuseppe Iannaccone", promossa da Fondazione Carispezia nei propri spazi espositivi (via D. Chiodo, 36 – La Spezia) e visibile fino al 2 aprile 2023, viene qui raccontata attraverso una serie di podcast fruibili anche in mostra attraverso appositi QR Code posizionati all’interno delle sale. I contenuti audio guideranno i visitatori e gli ascoltatori alla scoperta delle opere esposte in un’esperienza polisensoriale, in cui il racconto è affidato - oltre che alla voce narrante dell'attore Max Lotti - alle parole stesse del collezionista, l’avvocato Giuseppe Iannaccone, e raccontano le sei sale in cui é stato suddiviso il percorso espositivo.

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La mostra "Il corpo del colore - La pittura neoromantica ed espressionista italiana degli anni Trenta. Opere dalla Collezione Giuseppe Iannaccone", promossa da Fondazione Carispezia nei propri spazi espositivi (via D. Chiodo, 36 – La Spezia) e visibile fino al 2 aprile 2023, viene qui raccontata attraverso una serie di podcast fruibili anche in mostra attraverso appositi QR Code posizionati all’interno delle sale.I contenuti audio guideranno i visitatori e gli ascoltatori alla scoperta delle opere esposte in un’esperienza polisensoriale, in cui il racconto è affidato - oltre che alla voce narrante dell'attore Max Lotti - alle parole stesse del collezionista, l’avvocato Giuseppe Iannaccone, e raccontano le sei sale in cui é stato suddiviso il percorso espositivo.

La mostra "Il corpo del colore - La pittura neoromantica ed espressionista italiana degli anni Trenta. Opere dalla Collezione Giuseppe Iannaccone", promossa da Fondazione Carispezia nei propri spazi espositivi (via D. Chiodo, 36 – La Spezia) e visibile fino al 2 aprile 2023, viene qui raccontata attraverso una serie di podcast fruibili anche in mostra attraverso appositi QR Code posizionati all’interno delle sale. I contenuti audio guideranno i visitatori e gli ascoltatori alla scoperta delle opere esposte in un’esperienza polisensoriale, in cui il racconto è affidato - oltre che alla voce narrante dell'attore Max Lotti - alle parole stesse del collezionista, l’avvocato Giuseppe Iannaccone, e raccontano le sei sale in cui é stato suddiviso il percorso espositivo.

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Renato Birolli, L’Arlecchino (1931)

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