Federica Tourn – Pubblicato il primo report sugli abusi nella Chiesa evangelica in Germania
La vescova Kirsten Fehrs, presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), la più popolosa unione di chiese protestanti tedesche per un totale di oltre 19 milioni di fedeli, ha dovuto fare Mea culpa di fronte agli sconvolgenti primi risultati dell’ampio studio sugli abusi nelle chiese e nelle sue organizzazioni; studio fortemente voluto dalla stessa Ekd che lo ha finanziato tre anni fa con ben 3,6 milioni di euro di investimento, all’indomani dell’emergere di varie testimonianze di abusi raccolte nel tempo.
Lo studio fa parte di un pacchetto completo di misure per la protezione dagli abusi e molestie sessuali, che il Sinodo Ekd ha deciso di adottare a novembre 2018. Da allora, la Chiesa evangelica ha istituito un consiglio consultivo per la protezione contro la violenza. Ci sono commissioni indipendenti nelle chiese regionali che riconoscono l’ingiustizia che si è verificata.
I dati sono effettivamente sconvolgenti: il team di ricerca indipendente ha identificato almeno 2200 vittime accertate, che sommate ai casi in fase di accertamento, potrebbero portare a oltre 9 mila i minori vittima di abusi nella Chiesa evangelica dal 1946 a oggi, con un numero di presunti abusatori che supererebbe le 3 mila unità. Un terzo fra loro sarebbero pastori e vescovi, gli altri operatori che lavoravano per organizzazioni legate alla chiesa, Diaconia in particolare.
Secondo i ricercatori, lo studio mostra solo la “punta dell’iceberg”. Sono stati valutati circa 4.300 dossier disciplinari, 780 dossier personali e circa 1.320 altri documenti. risultati pubblicati mostrano che il 64,7% delle vittime erano uomini e circa il 35,3 donne. Gli imputati, inoltre sono quindi quasi esclusivamente uomini (99,6%). Secondo lo studio circa tre quarti di loro erano sposati al momento del primo reato. La gravità del crimine è molto varia: la maggior parte dei crimini sono le cosiddette azioni pratiche, il che significa che c’è stato un contatto fisico con le vittime, dall’assistenza con contatto fisico pressante non necessaria durante le lezioni di sport alla penetrazione». L’obiettivo è un’analisi complessiva delle strutture protestanti e delle condizioni sistemiche che promuovono la violenza sessuale e rendono difficile affrontarla.
Fonte: Riforma e Agensir
https://youtu.be/HHEC5d1xWl8?si=gfg776TuyhHEKZAq&t=167
Francesco Zanardi – Fa sedere una ragazza su di sé e la tocca: sacerdote condannato.
Un sacerdote e una ragazza, poco più che maggiorenne e atti di natura sessuale che hanno visto il prete, condannato ieri a una pena di 3 anni di reclusione, oltre all'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.
Secondo quanto accertato dal tribunale di Rovigo, il prete, dopo aver fatto sedere sulle proprie gambe la giovane, le avrebbe infilato le mani dentro i pantaloncini, toccandola nelle parti intime, poi le avrebbe baciato il collo e, dopo averle slacciato il reggiseno, l'avrebbe palpeggiata. Un atto sessuale inaspettato per la ragazza, affetta da una fragilità psicologica, che ha configurato il reato di violenza sessuale, pur nella sua ipotesi lieve e senza il riconoscimento dell'aggravante, che invece l'accusa aveva contestato, ovvero di abuso dei poteri inerenti alla qualità di ministro di un culto.
Un episodio che risale al 3 luglio del 2022. E che, un mese dopo, la giovane ha denunciato ai carabinieri. I fatti si sono svolti a casa del sacerdote dove ha ricoperto l'incarico di collaboratore pastorale.
Da parte sua, il religioso africano ha spiegato di aver ingenuamente toccato la pancia della ragazza, ma di non aver compiuto atti di natura sessuale come quelli descritti dalla giovane.
ilgazzettino
https://youtu.be/HHEC5d1xWl8?si=JwiJUQJ-6RawmYjP&t=253
Alessio Di Florio – “Verità e Giustizia per Emanuela”
L’altissima partecipazione alla manifestazione del 13 gennaio scorso “Verità e Giustizia per Ema...