Francesco Zanardi – San Gallo, aperta un’indagine per abusi in una scuola evangelica
La procura del cantone di San Gallo ha aperto un procedimento penale per presunti abusi subiti da ex alunni di una scuola evangelica privata. Secondo le informazioni dello stesso pubblico Ministero si indaga soprattutto sul reato di violenza carnale.
Secondo la radio svizzerotedesca SRF, gli atti contro l'integrità sessuale sono al centro dell'inchiesta: la procura ha confermato oggi a Keystone-ATS il contenuto del servizio radiofonico. Quest'ultimo ha anche riferito che al centro delle indagini vi è un ex insegnante.
Lo scorso settembre, un documentario televisivo della stessa SRF aveva rivelato abusi subiti da ex alunni tra il 1995 e il 2002. Gli ex studenti dell'istituto avevano mosso alla scuola gravi accuse, riferendo in particolare di percosse con cinture e di un generale clima violenza psicologica.
L'indagine giornalistica era seguita alla pubblicazione nel 2022 di un rapporto esterno su questo caso commissionato dai nuovi responsabili della scuola che aveva fatto violenza sugli alunni.
Poco dopo la diffusione del documentario, un'ex allieva ha dichiarato alla SRF di essere stata violentata negli anni Novanta, quando aveva 12 anni, da un insegnante della scuola.
https://www.cdt.ch/
https://youtu.be/SkvnsF1T_Ms?si=F9JYCqNenM1y7Mow&t=184
Federica Tourn – Vescovo belga dimesso dallo stato clericale per abusi su minore
È stato dimesso dallo stato clericale il vescovo belga Roger Vangheluwe, 87 anni, colpevole di abusi sessuali su minore. Una decisione presa direttamente da Papa Francesco nei confronti del pedofilo, reo confesso, che aveva ammesso di aver abusato per anni di un suo nipotino.
I reati a lui imputati erano tuttavia caduti in prescrizione e per questo l'uomo di chiesa non è mai stato perseguito dalla giustizia belga. Il Vaticano gli aveva imposto solo di vivere in un monastero.
Come si legge in una nota della Nunziatura a Bruxelles, nel corso degli ultimi mesi, sono emersi "nuovi elementi gravi riportati al Dicastero per la Dottrina della Fede, che rendono necessario un riesame" della vicenda dell’ex presule che si era dimesso con Benedetto XVI, ma da allora, pur vivendo ritirato, era rimasto sacerdote.
In seguito a una nuova indagine, il Dicastero ha quindi deciso di risentire la difesa del prelato; una volta esaminata, l’8 marzo 2024, la Dottrina della Fede “ha presentato la documentazione al Santo Padre, proponendo la dimissione dallo stato clericale, in conformità all’articolo 26 delle norme Sacramentorum sanctitatis tutela”. Ovvero il motu proprio di Giovanni Paolo II del 2001 sui “delitti più gravi” riservati all’allora Congregazione per la Dottrina della Fede, aggiornato nel 2010 da Ratzinger e poi nel 2021 da Bergoglio.
La speranza che la dimissione dallo stato clericale del vescovo belga “possa aiutare le vittime a riprendersi da questo abuso che ha segnato così profondamente e per tutta la vita loro e i loro cari”. E’ quanto affermano in una nota i vescovi del Belgio a commento della decisione presa da Papa Francesco.
Nella Dichiarazione i vescovi del Belgio ricordano di aver “richiesto” questa misura “più volte negli ultimi anni”. “I vescovi del nostro Paese hanno sempre ritenuto, insieme alle vittime degli abusi e a molte altre persone della nostra società, che fosse vergognoso che Roger Vangheluwe avesse potuto rimanere ufficialmente vescovo e sacerdote, nonostante le misure molto restrittive messe in atto dalle sue dimissioni forzate”. I vescovi erano quindi tornati a chiedere la riduzione allo stato laicale del vescovo nell’ottobre 2023. Hanno esortato Vangheluwe a richiederla lui stesso e hanno reintrodotto il suo dossier canonico alle autorità vaticane. Questo file include la dichiarazione di una vittima che ha recentemente testimoniato formalmente contro Vangheluwe. Da qui la decisione di Papa Francesco. I vescovi belgi “esprimono il loro grande rispetto verso le vittime.