Franceso Zanardi – Report delle vittime sulle omissioni al Motu proprio della Conferenza Episcopale Italiana
“Ci prenderemo le botte che dobbiamo prenderci e anche le nostre responsabilità”
Matteo Zuppi
… Le botte poi invece le hanno date e a prendersele sono state ancora una volta le loro vittime.
Abbiamo cercato di fare chiarezza sui progressi della chiesa in tema di abuso sessuale su minori e persone vulnerabili aiutati da un dato a campione notevole, 332 casi italiani, quelli documentati direttamente attraverso i sopravvissuti che si sono rivolti all’Associazione durante i suoi 13 anni di attività unica in Italia.
Le interrogazioni che ci siamo posti nell’indagine;
Quale livello di giustizia per le vittime è stato ottenuto?
Quale livello di sicurezza, prevenzione si è raggiunto?
Quale livello di controllo sulle gerarchie e coloro che insabbiano?
Quali differenze tra l’Italia e gli altri paesi?
Affidabilità della “linea italiana” della Cei ?
Ebbene non i risultati, ma nello scrutinio delle schede, questi i dati che emergono sistematici, quindi scontati.
Il report sarà reso pubblico nei prossimi giorni a Roma, durante il sinodo e la annessa manifestazione di 3 giorni (dal 27 al 30) organizzata da Eca Global di cui Rte l’Abuso è fondatrice e che raggruppa le associazioni dei sopravvissuti in tutto il mondo.
A questo proposito la Redazione del TG NEWS annuncia fuori dalla sola edizione del sabato, contributi speciali sugli eventi che avranno luogo a Roma.
https://youtu.be/O_ZgzPHppKY?si=jHE5znSf-6_4aMpz&t=7
Alessio Di Florio - Un prete-preside videopedofilo su cui è calato il totale silenzio
La settimana scorsa abbiamo raccontato una vicenda partita dalla Sicilia e giunta in Vaticano di un prete che ha molestato ed umiliato per anni un ragazzo. «Mi convinse a fare delle video chat erotiche con un prete di Chieti» ha dichiarato la vittima a Repubblica ormai quasi un anno fa. Il prete «da un lato lo umilia dicendogli che è “un incostante cronico, un irrisolto, un inconcludente”, dall’altro gli propone di incontrare un sacerdote di Chieti, suo amico e preside di una scuola privata, che lo potrebbe aiutare a prendere il diploma. Non gratis, ovviamente: “il prezzo da pagare da parte mia sarebbe stata la mia disponibilità a ogni prestazione”» si legge nell’inchiesta di Federica Tourn sul quotidiano Domani.
Sono passati oltre nove mesi dalla pubblicazione dell’inchiesta di Federica Tourn e ancora di più dalla pubblicazione di Repubblica. Sin dal novembre 2022 su WordNews.it abbiamo cercato di spezzare il totale silenzio che in provincia di Chieti è calato sulla vicenda. Nonostante se ne sono occupati organi di stampa nazionale nessun turbamento e nulla di nulla. Così come nessun intervento da parte della Diocesi e del vescovo Bruno Forte, grande protagonista del Sinodo per le Famiglie, dopo che nei primi mesi di quest’anno a Chieti è scattata un’inchiesta per prostituzione e pornografia minorile e atti sessuali con un minorenne, chat sulle principali piattaforme social e di messaggistica istantanea in cui si sono diffusi foto e si coordinavano gli accusati nulla di nulla
Il vescovo che ha trovato il tempo di polemizzare con un sindaco per le «strade», che in occasione dell’Abruzzo Pride ha inviato un comunicato contro (rimasto per giorni e giorni in alto e in grande evidenza sul sito della Diocesi) mentre nulla sulle violenze omofobe e neofasciste contro alcuni partecipanti, che ripetutamente ha preso posizione contro incontri pubblici (appoggiando di fatto posizioni di Forza Nuova, senza nulla dire quando Roberto Fiore – la cui storia è ampiamente pubblicata sul web – è venuto in città), che ama la famiglia e i più piccoli, nulla di nulla ha mai avuto da dire su questi fatti, sulla denuncia di un «preside» e sull’inchiesta dell’inizio di quest’anno. Sono passati ormai oltre dieci mesi e nessuno è stato turbato. E come su WordNews.it abbiamo sottolineato più volte resta un pesante ...