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La pelle è superficie. Eppure è la cosa meno superficiale che esista.
Quante volte capita di dire: "Mi stai simpatico a pelle" “A pelle direi che.." Tantissime. La nostra pelle è uno scudo, la prima barriera che si sviluppa, il primo organo che servirà ad interagire con il mondo esterno.
Anche quando non manifesta disturbi evidenti, l’aspetto della pelle cambia continuamente: può essere pallida, arrossata, grassa o secca, spenta o luminosa. Imparare a osservarsi è una pratica che aiuta anche a guardarsi dentro. Nei periodi in cui siamo affaticati, ad esempio, la pelle è stanca e spenta, quando l’umore è triste diventiamo pallidi.
Diamo più ascolto alle sensazioni di apertura, chiusura, calore, freddezza, alle attrazioni o alle repulsioni apparentemente immotivate, quello che percepiamo non è mai sbagliato.
By RemediaerbeLa pelle è superficie. Eppure è la cosa meno superficiale che esista.
Quante volte capita di dire: "Mi stai simpatico a pelle" “A pelle direi che.." Tantissime. La nostra pelle è uno scudo, la prima barriera che si sviluppa, il primo organo che servirà ad interagire con il mondo esterno.
Anche quando non manifesta disturbi evidenti, l’aspetto della pelle cambia continuamente: può essere pallida, arrossata, grassa o secca, spenta o luminosa. Imparare a osservarsi è una pratica che aiuta anche a guardarsi dentro. Nei periodi in cui siamo affaticati, ad esempio, la pelle è stanca e spenta, quando l’umore è triste diventiamo pallidi.
Diamo più ascolto alle sensazioni di apertura, chiusura, calore, freddezza, alle attrazioni o alle repulsioni apparentemente immotivate, quello che percepiamo non è mai sbagliato.