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Fabio Mini, generale e saggista, ha comandato tutti i livelli di unità da combattimento e ha prestato lunghi periodi di servizio negli Stati Uniti, in Cina, nei Balcani e nella Nato. È stato capo di stato maggiore del comando alleato del sud Europa e comandante della forza internazionale di sicurezza in Kosovo. È consigliere scientifico di alcuni think tank sulla sicurezza e collabora con le riviste «Limes» e «l'Espresso» e i quotidiani «la Repubblica» e «Il Piccolo». Ha pubblicato, con Einaudi, La guerra dopo la guerra (2003), Soldati (2008), Mediterraneo in guerra (2012) e La guerra spiegata a... (2013).
Difficilmente nei dibattiti pubblici si affronta la questione delle armi climatiche, ancor meno si sente parlare delle cosiddette scie chimiche da parte di chi ha un ruolo rilevante in ambito scientifico, politico o militare. E' un caso fuori dal comune quello del Generale Fabio Mini. Dal 2007 scrive e parla di armi di nuova generazione, destinate a creare disastri solo apparentemente naturali. Il Generale ha esternato le sue osservazioni sulle scie “non di condensa” che segnano i cieli, infrangendo un grosso tabù.
.....Mini conclude: “Voi siete sicuri, ed io sono sicuro con voi, che si tratta di materiale che non dovrebbe esserci, non c’è giustificazione per quelle scie nell’atmosfera. Bisogna insistere, chiedere incessantemente accertamenti alle autorità dei vari settori: l’Aeronautica, il Ministero dell’Agricoltura, la Ricerca Scientifica, trovare qualche breccia nelle Università, e bisogna chiedere a chi si esprime di farlo scientificamente e con dati. Anche le negazioni diventano strumento, è una precisa pratica militare, si chiama denial of service, e vuol dire negare non soltanto la verità, la realtà o l’evidenza, ma negare l’informazione stessa. Se tutti negano un’evidenza con metodi più o meno grossolani, non rispondendo ad un mandato, questa negazione è significativa.
“DOBBIAMO OPPORCI”.
un nteressante articolo a questo link: https://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/areosol/generale-fabio-mini-le-scie-chimiche-in-cielo-ci-devono-spiegazioni-scientifiche/
Fabio Mini, generale e saggista, ha comandato tutti i livelli di unità da combattimento e ha prestato lunghi periodi di servizio negli Stati Uniti, in Cina, nei Balcani e nella Nato. È stato capo di stato maggiore del comando alleato del sud Europa e comandante della forza internazionale di sicurezza in Kosovo. È consigliere scientifico di alcuni think tank sulla sicurezza e collabora con le riviste «Limes» e «l'Espresso» e i quotidiani «la Repubblica» e «Il Piccolo». Ha pubblicato, con Einaudi, La guerra dopo la guerra (2003), Soldati (2008), Mediterraneo in guerra (2012) e La guerra spiegata a... (2013).
Difficilmente nei dibattiti pubblici si affronta la questione delle armi climatiche, ancor meno si sente parlare delle cosiddette scie chimiche da parte di chi ha un ruolo rilevante in ambito scientifico, politico o militare. E' un caso fuori dal comune quello del Generale Fabio Mini. Dal 2007 scrive e parla di armi di nuova generazione, destinate a creare disastri solo apparentemente naturali. Il Generale ha esternato le sue osservazioni sulle scie “non di condensa” che segnano i cieli, infrangendo un grosso tabù.
.....Mini conclude: “Voi siete sicuri, ed io sono sicuro con voi, che si tratta di materiale che non dovrebbe esserci, non c’è giustificazione per quelle scie nell’atmosfera. Bisogna insistere, chiedere incessantemente accertamenti alle autorità dei vari settori: l’Aeronautica, il Ministero dell’Agricoltura, la Ricerca Scientifica, trovare qualche breccia nelle Università, e bisogna chiedere a chi si esprime di farlo scientificamente e con dati. Anche le negazioni diventano strumento, è una precisa pratica militare, si chiama denial of service, e vuol dire negare non soltanto la verità, la realtà o l’evidenza, ma negare l’informazione stessa. Se tutti negano un’evidenza con metodi più o meno grossolani, non rispondendo ad un mandato, questa negazione è significativa.
“DOBBIAMO OPPORCI”.
un nteressante articolo a questo link: https://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/areosol/generale-fabio-mini-le-scie-chimiche-in-cielo-ci-devono-spiegazioni-scientifiche/