Paul Graham: il pifferaio magico dei nerd

Scrivi Come Parli // Write Like You Talk


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Traduzione in italiano di Tommaso Demarie dall’essay originale di Paul Graham "Write Like You Talk" [Ottobre 2015].

La lettura dell'articolo è di Lucia Anastasi.

Ecco un semplice trucco per far sì che più persone leggano ciò che scrivete: scrivete in linguaggio parlato.

Alla maggior parte delle persone succede qualcosa quando iniziano a scrivere. Scrivono usando un linguaggio diverso da quello che userebbero se stessero parlando con un amico. La struttura delle frasi e persino le parole sono diverse. Nessuno usa "stilare" come verbo nell'Italiano parlato. Vi sentireste un idiota se usaste "stilare" invece di "scrivere" in una conversazione con un amico.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una frase che ho letto un paio di giorni fa: -- Lo spagnolo mercuriale in persona dichiarò: "Dopo Altamira, tutto è decadenza." -- È tratta da "A History of Ancient Britain" di Neil Oliver. Mi dispiace fare un esempio di questo libro, perché non è peggiore di tanti altri. Ma immaginate di chiamare Picasso "lo spagnolo mercuriale" quando parlate con un amico. Anche una sola frase di questo tipo farebbe alzare le sopracciglia in una conversazione. Eppure c'è gente che ci scrive libri interi.

Ok, quindi il linguaggio scritto e quello parlato sono diversi. Questo rende il linguaggio scritto peggiore?

Sì, se si vuole che la gente legga e capisca ciò che scrivete. Il linguaggio scritto è più complesso, il che lo rende più faticoso da leggere. È anche più formale e distante, il che aiuta l'attenzione del lettore a distrarsi. Ma forse la cosa peggiore è che le frasi complesse e le parole ricercate danno a voi, che scrivete, la falsa impressione di dire più di quello che in realtà dite.

Non servono frasi complesse per esprimere idee complesse. Quando gli specialisti di qualche argomento astruso parlano tra loro delle idee nel loro campo, non usano frasi più complesse di quelle che usano quando parlano di cosa mangiare per pranzo. Certo, usano parole diverse. Ma anche quelle non le usano più del necessario. E nella mia esperienza, più l'argomento è difficile, più gli esperti parlano in modo informale. In parte, credo, perché hanno meno cose da dimostrare, e in parte perché più le idee di cui si parla sono difficili, meno ci si può permettere di lasciare che il linguaggio sia d'intralcio.

Il linguaggio informale è l'abbigliamento sportivo delle idee.

Non sto dicendo che il linguaggio parlato sia sempre il migliore. La poesia è tanto musica quanto testo, quindi si possono dire cose che non si direbbero in una conversazione. E ci sono pochi scrittori che possono farla franca usando un linguaggio ricercato nella prosa. E poi, naturalmente, ci sono casi in cui gli scrittori non vogliono rendere facile la comprensione di ciò che stanno dicendo: per esempio, negli annunci aziendali di cattive notizie o nei settori più scadenti delle scienze umanistiche. Ma per quasi tutti gli altri, il linguaggio parlato è migliore.

Sembra che per la maggior parte delle persone sia difficile scrivere nel linguaggio parlato. Quindi forse la soluzione migliore è scrivere la prima bozza nel modo in cui lo fareste di solito, poi guardate ogni frase e chiedetevi: "È questo il modo in cui lo direi se stessi parlando con un amico?". Se non lo è, immaginate quello che direste voi e usatelo al suo posto. Dopo un po' questo filtro inizierà a operare automaticamente mentre scrivete. Quando scrivete qualcosa che non direste, sentirete lo stridio della penna sulla pagina.

Prima di pubblicare un nuovo saggio, lo leggo ad alta voce e correggo tutto ciò che non sembra una conversazione. Correggo anche le parti che sono foneticamente imbarazzanti; non so se sia necessario, ma non costa molto.

Questo trucco potrebbe non essere sempre sufficiente. Ho visto una scrittura così lontana dal linguaggio parlato da non poter essere corretta frase per frase. In questi casi c'è una soluzione più drastica. Dopo aver scritto la prima bozza, provate a spiegare a un amico quello che avete appena scritto. Poi sostituite la bozza con quello che avete detto al vostro amico.

Spesso le persone mi dicono che i miei saggi assomigliano alla mia parlantina. Il fatto che questo sembri degno di commento dimostra quanto raramente le persone riescano a scrivere con il linguaggio parlato. Altrimenti tutti gli scritti suonerebbero come le parole dell'interlocutore.

Se riuscite semplicemente a scrivere con il linguaggio parlato, sarete più avanti del 95% degli scrittori. Ed è facilissimo: basta non far passare una frase se non è come la direste a un amico.

Grazie a Patrick Collison e Jessica Livingston per aver letto le bozze di questo articolo.



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Paul Graham: il pifferaio magico dei nerdBy Irene Mingozzi