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Il romanticismo tedesco, come vedremo in questa settima puntata, propone opere assai diverse da quelle che, negli stessi anni, si producono in Italia. Partendo dal genere del Singspiel (oramai, dopo Mozart e Beethoven, non più “minore”), oltralpe si va forgiando una drammaturgia musicale che accoglie boschi, demoni, magie, dannazione e redenzione. A dare a questo teatro musicale le sue ouverture ideali è, con i suoi capolavori, Carl Maria von Weber. La sua perfetta sintesi tra forma sinfonica e adesione emotiva al tema del dramma è un punto di riferimento non solo per i tedeschi: ne risente non poco anche il Verdi di Luisa Miller.
By Rete Toscana ClassicaIl romanticismo tedesco, come vedremo in questa settima puntata, propone opere assai diverse da quelle che, negli stessi anni, si producono in Italia. Partendo dal genere del Singspiel (oramai, dopo Mozart e Beethoven, non più “minore”), oltralpe si va forgiando una drammaturgia musicale che accoglie boschi, demoni, magie, dannazione e redenzione. A dare a questo teatro musicale le sue ouverture ideali è, con i suoi capolavori, Carl Maria von Weber. La sua perfetta sintesi tra forma sinfonica e adesione emotiva al tema del dramma è un punto di riferimento non solo per i tedeschi: ne risente non poco anche il Verdi di Luisa Miller.