Nel territorio fra Sommatino e Riesi, merita una visita la miniera Trabia-Tallarita, un perfetto esempio di archeologia industriale dei primi del ’900, costituita da tre differenti aree di lavoro, fra cui la “Solfara Grande”.
Nel 2010 questa miniera di zolfo è stata musealizzata come uno spazio didattico-multimediale, che ti consentirà di approfondire vari aspetti dell’attività delle miniere di zolfo e della vita dei minatori.
Lascia che ti racconti un po’ di storia.
Un primo permesso di estrazione dello zolfo è datato al 1823, ma l’attività sembra aver inizio intorno al 1830, sotto il primo proprietario, il principe di Trabia e Butera. La storia di questa miniera nasce forse ben prima del 1800: intorno al 1600, infatti, si registrò nei paesi vicini un accentuato popolamento, forse dovuto proprio all’inizio, precoce, di questo tipo di attività.
Questa era una miniera fra le più produttive: figurati che qui nel 1920 lavoravano circa 3000 minatori estraendo il 12% di tutto lo zolfo a livello mondiale! Evidentemente tale attività era anche abbastanza remunerativa, se nel 1904 si decise di collegare la miniera alla stazione ferroviaria di Campobello di Licata con una teleferica lunga ben 10 chilometri!
Come spesso accadeva, nel 1883 divampò un incendio talmente devastante da uccidere 39 operai e trasformare il sottosuolo in una sorta di enorme colata di zolfo fuso, detta “calcarone”. Da allora, si poté a lungo estrarre lo zolfo ad uno stato puro! Dopo varie chiusure e riaperture e ripetuti incidenti, la miniera fu definitivamente chiusa nel 1975, per essere poi acquisita dalla Regione siciliana negli anni 2000.
Oggi, tutta la storia dell’estrazione dello zolfo e dei minatori è raccontata in un percorso coinvolgente e significativo: una esperienza che ti consiglio di non perdere riguarda la ricostruzione multimediale di una discenderia, una simulazione vera e propria che ti consentirà di entrare virtualmente in una miniera!
Grazie all’esposizione scientifica e ad alcuni laboratori, potrai approfondire anche i fenomeni elettrici legati alle tecnologie utilizzate nella miniera. Nel museo, inoltre, potrai ammirare una mostra fotografica intitolata “sulfaro e sulfarari” e alcune installazioni permanenti, realizzate da vari artisti, che ruotano intorno a un unico tema: lo zolfo.