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Con l’autunno ho ricominciato gli incontri settimanali di Mindfulness del martedì, che mi danno l’occasione di esplorare, di settimana in settimana, una serie di argomenti diversi, suggeriti dalla curiosità di approfondire, o da qualche lettura, o dalle domande degli stessi partecipanti.
Godere dell’abbondanza
Nostalgia e gratitudine
Non siamo già molto più di “abbastanza”?
“Ogni blocco di pietra ha una statua dentro di sé ed è compito dello scultore scoprirla” Michelangelo
Quando Michelangelo scolpiva le sue opere, pare che procedesse “per forza di levare”, cercando prima di tutto un blocco di marmo abbastanza grande e poi iniziasse a togliere, a colpi di scalpello, tutto il materiale eccedente. Eliminare ciò che è superfluo permetteva all’opera di venire alla luce e di manifestarsi per come già esisteva nel marmo grezzo. La capacità creativa perciò dipende dalla possibilità di liberare ciò che già esiste, che rimane nascosto da strati di condizionamenti, blocchi emotivi, paure, la convinzione di non essere abbastanza, o non all’altezza. E aggiungo, la capacità creativa dipende anche dal coraggio di non credere che tutti questi strati superflui siano inutili e limitanti in se stessi, perché sono proprio i condizionamenti, una volta compresi, a divenire le leve del cambiamento. Per alcune delle sue opere, Michelangelo decide di lasciarle “non finite”, come nel caso degli Schiavi, possenti figure di prigionieri che cercano di liberarsi dalla morsa della materia di marmo…
Una traccia di gratitudine
https://www.quietroom.it/wp-content/uploads/2018/10/pratica-di-ringraziamento.mp3
«Nel momento in cui gli avvenimenti si stanno verificando, noi non possiamo sapere se questi, col tempo, si riveleranno per noi felici o sfavorevoli.
L'articolo Sulla gratitudine, con una pratica proviene da Quiet Room.
Con l’autunno ho ricominciato gli incontri settimanali di Mindfulness del martedì, che mi danno l’occasione di esplorare, di settimana in settimana, una serie di argomenti diversi, suggeriti dalla curiosità di approfondire, o da qualche lettura, o dalle domande degli stessi partecipanti.
Godere dell’abbondanza
Nostalgia e gratitudine
Non siamo già molto più di “abbastanza”?
“Ogni blocco di pietra ha una statua dentro di sé ed è compito dello scultore scoprirla” Michelangelo
Quando Michelangelo scolpiva le sue opere, pare che procedesse “per forza di levare”, cercando prima di tutto un blocco di marmo abbastanza grande e poi iniziasse a togliere, a colpi di scalpello, tutto il materiale eccedente. Eliminare ciò che è superfluo permetteva all’opera di venire alla luce e di manifestarsi per come già esisteva nel marmo grezzo. La capacità creativa perciò dipende dalla possibilità di liberare ciò che già esiste, che rimane nascosto da strati di condizionamenti, blocchi emotivi, paure, la convinzione di non essere abbastanza, o non all’altezza. E aggiungo, la capacità creativa dipende anche dal coraggio di non credere che tutti questi strati superflui siano inutili e limitanti in se stessi, perché sono proprio i condizionamenti, una volta compresi, a divenire le leve del cambiamento. Per alcune delle sue opere, Michelangelo decide di lasciarle “non finite”, come nel caso degli Schiavi, possenti figure di prigionieri che cercano di liberarsi dalla morsa della materia di marmo…
Una traccia di gratitudine
https://www.quietroom.it/wp-content/uploads/2018/10/pratica-di-ringraziamento.mp3
«Nel momento in cui gli avvenimenti si stanno verificando, noi non possiamo sapere se questi, col tempo, si riveleranno per noi felici o sfavorevoli.
L'articolo Sulla gratitudine, con una pratica proviene da Quiet Room.