Paul Graham: il pifferaio magico dei nerd

Tablet // Tablets


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Traduzione in italiano di Daniel Falbo dall’essay originale di Paul Graham "Tablets" [Dicembre 2010].

Recentemente riflettevo su quanto fosse scomodo non avere una parola generale per indicare sia iPhone, che iPad, che i corrispondenti Android. Il termine più vicino sembra essere "dispositivi mobili", peccato che (a) si applica a qualsiasi telefono, inclusi quelli con i tastoni per intenderci, e (b) non coglie le caratteristiche distintive dell'iPad.

Dopo qualche istante ho iniziato a pensare che questi apparecchi potremmo chiamarli tablet. L'unico motivo per cui consideriamo l’opzione di chiamarli "dispositivi mobili" è che l'iPhone ha preceduto l'iPad. Se l'iPad fosse arrivato prima, non penseremmo all'iPhone come a un telefono, ma come a un tablet abbastanza piccolo da poter essere tenuto all'orecchio.

L'iPhone non è tanto un telefono quanto un sostituto di un telefono. Si tratta di una distinzione importante, perché è un primo esempio di quello che diventerà un modello comune. Molti, se non la maggior parte, degli oggetti che ci circondano saranno sostituiti dalle applicazioni.

Questo è già evidente in casi come i GPS, i lettori musicali e le macchine fotografiche. Ma credo che la gente si sorprenderà di quante cose verranno sostituite. Abbiamo finanziato una startup che sta sostituendo le chiavi con del software. Il fatto che si possano cambiare facilmente le dimensioni dei caratteri significa che l'iPad sostituisce efficacemente gli occhiali da lettura. Non mi sorprenderebbe se, ingegnandosi con l'accelerometro, si potesse sostituire anche la bilancia pesapersone.

I vantaggi di fare le cose via software su un singolo dispositivo sono così grandi che tutto ciò che può essere trasformato in software lo sarà. Quindi, nei prossimi anni, una buona ricetta per le startup sarà quella di guardarsi intorno per trovare cose che le persone non hanno ancora capito che possono essere rese superflue da un'app.

Nel 1938 Buckminster Fuller coniò il termine "ephemeralization" per descrivere la crescente tendenza dei macchinari fisici a essere sostituiti da quello che oggi chiameremmo software. Il motivo per cui i tablet conquisteranno il mondo non è (solo) che Steve Jobs e soci sono dei maghi del design industriale, ma perché hanno questa forza alle spalle. L'iPhone e l'iPad hanno effettivamente aperto un varco che consentirà all’ephemeralization di entrare in molti nuovi settori. Nessuno che abbia studiato la storia della tecnologia sottovaluterebbe il potere di questa forza.

Sono preoccupato del potere che Apple potrebbe avere con questa forza alle spalle. Non voglio assistere a un'altra era di monocultura come quella di Microsoft negli anni '80 e '90. Ma se l’ephemeralization è una delle forze principali che guidano la diffusione dei tablet, questo suggerisce un modo per competere con Apple: essere una piattaforma migliore.

Il fatto che Apple abbia dotato iPhone e iPad di accelerometro si è rivelato un'ottima cosa. Gli sviluppatori hanno utilizzato l'accelerometro in modi che Apple non avrebbe mai potuto immaginare. È la natura delle piattaforme. Più lo strumento è versatile, meno si può prevedere come le persone lo utilizzeranno. Quindi i produttori di tablet dovrebbero pensare: cos'altro possiamo metterci dentro? Non solo hardware, ma anche software. A cos'altro possiamo dare accesso agli sviluppatori? Concedete un centimetro agli hacker, e vi porteranno lontano chilometri.



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Paul Graham: il pifferaio magico dei nerdBy Irene Mingozzi