La Strada degli Scrittori

Tele di Pietro d’Asaro – Racalmuto (ne scrisse anche Sciascia)


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Racalmuto, patria natale di Sciascia, diede anche i natali a un altro personaggio.
Devi sapere che nel Duomo si conservano le opere di un grande pittore: Pietro D’Asaro, artista originario proprio di Racalmuto, vissuto tra il 1579 e il 1647. D’Asaro, che era cieco di un occhio, si era auto soprannominato in latino Monoculus Racalmutensis, e così firmava le sue opere, quasi scherzando sulla sua infermità! Ma questo suo handicap non gli impedì di essere uno tra gli artisti che seppe maggiormente distinguersi per l’arte caravaggesca. Di lui parlò Sciascia, che rimase profondamente colpito dalla sua arte, da «un che di misterioso», diceva lo scrittore, che la sua pittura gli trasmetteva. Fu proprio Sciascia, organizzando una importante mostra nel 1984, a riabilitare il suo concittadino, il monocolo di Racalmuto, restituendogli il suo posto privilegiato nella storia dell’arte.
Numerose sono le sue opere in Sicilia, distribuite fra palazzi e chiese, in gran parte dedicate a temi religiosi. Ma è qui nel Duomo di Racalmuto, suo paese d’origine, che potrai ammirarne alcune davvero pregevoli, come “La Madonna della Catena”, la “Cena in casa del fariseo” e “La Maddalena”, nonché il suo autoritratto, proprio tra le navate del Duomo. E qui scoprirai che Pietro si dipinse nella posa da artista, pennello in una mano e tavolozza nell’altra, senza camuffare affatto la sua parziale cecità, ma ritraendosi con un occhio quasi chiuso. D’altronde Sciascia ne ebbe tanta stima, da scrivere di lui che riusciva a fare con un solo occhio quello che gli altri facevano con due!
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La Strada degli ScrittoriBy Anas