Per i datori di lavoro in agricoltura è uno strumento fondamentale: senza, non potrebbero garantire il raccolto e la produzione ortofrutticola nella stagione estiva. Ogni anno il decreto flussi fa arrivare circa 20.000 lavoratori da paesi extracomunitari richiamati dal lavoro nei campi. Viene garantito un permesso di soggiorno ma soltanto temporaneo e limitato alla stagione lavorativa agricola. Quest'anno il decreto della Presidenza del consiglio dei Ministri è arrivato con 3 mesi di ritardo rispoetto allos corso anno e questo potrà essere un grosso problema per i datori di lavoro e per gli agricoltori. Tuttavia, il rischio di questo sistema è soprattutto che i controlli non siano sufficienti visto che si tratta di lavoratori stranieri. Abbiamo analizzato la situazione con Michele Mellano, presidente di Coldiretti Torino e Zeno Foderaro della Flai Cgil della provincia di Cuneo.