Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano

Questa mattina, Papa Francesco ha incontrato, nella Basilica vaticana più di mille pellegrini da Sotto il Monte e Concesio, le due cittadine lombarde che hanno dato i natali a san Giovanni XXII e san Paolo VI, che “hanno saputo guidare la Chiesa in tempi di grandi entusiasmi” e “grandi domande e sfide”. 

Hanno vissuto come protagonisti l’ondata di nuova vitalità che ha accompagnato il Concilio Vaticano II e hanno dovuto affrontare gravi pericoli come il terrorismo e la “guerra fredda”. hanno potuto essere grandi Pastori, infatti, prima di tutto perché sulla loro strada hanno incontrato buoni compagni di cammino, testimoni del Vangelo che li hanno aiutati a crescere nella fede, fino ad accendere in loro la luce della chiamata.

Dio non fa i santi in laboratorio: li costruisce in grandi cantieri, ha spiegato Francesco, come la terra fertile e ricca di santità delle due cittadine di Sotto il Monte e Concesio, dove sono cresciuti i piccoli Angelo E Giovanni Battista. Che fa anche di voi, ricorda ai pellegrini lombardi, un suolo buono e generoso, in cui piccoli semi di bene possono germogliare e crescere per il futuro”.

Amate le vostre radici, non staccate l’albero dalle radici: non darà frutto. Cercate di progredire sempre in armonia con le vostre radici, in sintonia con le vostre radici.