In un tempo in cui tutto sembra dover essere nuovo, veloce, redditizio, c'è chi sceglie il passo lento, la bellezza dell'usato, il valore di ciò che ha già vissuto.
Questo giovane libraio compie un gesto semplice ma coraggioso: resiste alla mercificazione, al turismo di passaggio, e che tiene viva la possibilità di un altro modo di abitare e raccontare Venezia.
In fondo, salvarli entrambi – i libri e la città – significa la stessa cosa: non smettere di credere che qualcosa di bello possa ancora succedere.
Ma cosa comporta aprire una libreria di libri usati nel 2025 a Venezia?
Ci aiuta a rispondere a questa e a molte altre domande Federico Rezza, il libraio di Castello Bassa.
Io come sempre sono Sara Arco e queste sono Frecce.