Dopo vent’anni di buio, Damiano ha riacquisito la vista.
Per la prima volta, al risveglio, dopo il buio della notte, può osservare il suo volto davanti allo specchio, che ora è quello di un quarantenne. I segni che vede sul viso sembrano rimandare a storie di vita vissuta, linee che come pietre miliari ricordano quanta strada è stata fatta, souvenir di luoghi dell’anima visitati da portare in dono a chi è rimasto a casa.