Al tramontare dell'8oo, in un mondo affascinato dal progresso, dall’unità d'Italia, accecato dalla bugia del benessere e dalla soddisfazione economica, parte della gioventù piccolo borghese si scopriva priva degli ideali risorgimentali, priva della morale perbenista, priva della fede riposta nella Chiesa Cattolica.

Questa generazione vagava tra taverne sporche, assenzio e malattie veneree.

Privi di un manifesto o di un'idea di gruppo coerente, questi ragazzi votarono le loro poesie al disvelamento del nulla che reggeva le convenzioni sociali. La fascinazione per le malattie, per la morte, da superficiale estetismo in alcuni casi divenne tragica fine della vita.

Non volevano essere esempio per nessuno, non furono una corrente artistica, ne’ un riferimento culturale. Il loro è stato uno sfogo distruttivo simile al grunge degli anni 90.

Eppure nessuno come loro ha saputo creare il sentire che poi venne ripreso dalla poetica decadentista.

Nessuno come loro seppe dipingere così vivide le contraddizioni di un mondo che stava perdendo tutti i grandi valori guida.

Praeludium è un podcast di poesia: la cura delle rime, la scelta delle parole e la voglia di raccontare sono di Rocco Turlione, Claudia Giupponi e Mikel Capelli.