Non è un segreto che il comparto vitivinicolo italiano stia attraversando una fase di forte instabilità, con dinamiche di mercato sempre più complesse e segnali di rallentamento sia sul fronte interno che su quello internazionale.
Il settore si trova oggi a fare i conti con una domanda in calo, influenzata da fattori economici e da una crescente attenzione dei consumatori verso stili di vita più salutisti, mentre a livello globale il commercio soffre le conseguenze di crisi geopolitiche, barriere doganali e tensioni commerciali.
La cartina di tornasole è rappresentata dai dati sull’accumulo di vino invenduto nelle cantine. Secondo il report aggiornato di “Cantina Italia” a cura dell’Icqrf al 30 giugno 2025 risulterebbero stoccati ben 43,6 milioni di ettolitri con la nuova vendemmia alle porte