Negli ultimi 15 anni il gin italiano ha guadagnato spazio. Non solo nei cocktail bar, ma anche nelle carte dei ristoranti, sugli scaffali dei piccoli negozi gourmet, persino al supermercato. Merito di una produzione che punta su materie prime locali, lavorazioni in piccoli lotti e una filosofia artigianale che rifiuta l’omologazione. Risultato? Pare ci siano un centinaio di distillerie per circa mille etichette di gin Made in Italy: ormai non c’è regione che non abbia la sua produzione.