In Lombardia, a pochi chilometri dal confine con Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna, c’è una terra di passaggio che custodisce una ricchezza agricola e culturale unica, un mosaico di colline sinuose, filari ordinati e boschi che si alternano a uliveti e prati, areale a lungo associato ad un’idea di produzioni di massa e logiche di mercato poco favorevoli ai viticoltori.