Nella terra fra Tigri ed Eufrate, la “culla della civiltà”, l’agricoltura non era solo cereali e legumi. Tra l’Età del Bronzo e quella del Ferro, due colture raffinate – la vite e l’olivo – plasmarono paesaggi, commerci e identità culturali. Un recente studio dell’Istituto di scienze archeologiche dell’Università di Tubinga, basato sull’analisi di oltre 1.500 resti carbonizzati di semi e legni, ha rivelato come gli antichi mesopotamici affrontassero siccità e cambiamenti climatici coltivando con determinazione queste piante