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Pubblicato, con il titolo "Il fascismo e i problemi della razza", su “Il Giornale d'Italia” del 14 luglio 1938, il manifesto della “razza”, anticipa di poche settimane la promulgazione della legislazione antiebraica fascista (settembre-ottobre 1938), sottoscritta dal re Vittorio Emanuele III. Il manifesto diviene la base ideologica e pseudo-scientifica della politica razzista dell'Italia fascista, anticamera della Shoah in Italia. A distanza di 83 anni da quella nefasta data, sottolinea l'Anpi Milano in una nota, "dobbiamo promuovere una vasta e costante iniziativa di carattere culturale e storico contro la deriva razzista e antisemita che sta investendo l'Europa e il nostro Paese".
Pubblicato, con il titolo "Il fascismo e i problemi della razza", su “Il Giornale d'Italia” del 14 luglio 1938, il manifesto della “razza”, anticipa di poche settimane la promulgazione della legislazione antiebraica fascista (settembre-ottobre 1938), sottoscritta dal re Vittorio Emanuele III. Il manifesto diviene la base ideologica e pseudo-scientifica della politica razzista dell'Italia fascista, anticamera della Shoah in Italia. A distanza di 83 anni da quella nefasta data, sottolinea l'Anpi Milano in una nota, "dobbiamo promuovere una vasta e costante iniziativa di carattere culturale e storico contro la deriva razzista e antisemita che sta investendo l'Europa e il nostro Paese".