Se con lo scorso episodio vi abbiamo emozionato con il sogno americano tradito, con questo vi vogliamo proprio disperati, con tre film che parlano di quanto sia difficile l'elaborazione del lutto: una dimensione personale e complessa, ma al contempo universale. Nel quasi poliziesco The Shrouds (2025) David Cronenberg porta sullo schermo un personaggio che in qualche modo lo rappresenta: Karsh, così come il regista stesso, ha perso la moglie, e a quattro anni dalla sua perdita non riesce a elaborarne la morte, tanto da creare un sudario high-tech con cui può seguirne la decomposizione in tempo reale, finché notare qualcosa di strano nel corpo riaprirà in lui vecchie ferite e gli farà nascere dubbi sul passato della moglie. Nel riflessivo Estranei (Andrew Haigh, 2023) lo sceneggiatore Adam inizia a scrivere dei suoi genitori, intraprendendo un viaggio nella memoria, in cui rivivrà la sua infanzia e capirà finalmente cosa significhi amare ed essere amati. Infine nel tragicomico To Dust (Shawn Snyder, 2018) Shmuel, cantore chassidico che dopo il funerale della moglie non riesce a darsi pace per la sua anima, che secondo la tradizione ebraica non è libera fino alla decomposizione del corpo, si avvicinerà per la prima volta al mondo scientifico per comprendere come avviene il processo di decomposizione, per aiutare l'anima della moglie, e di conseguenza la sua, a "passare oltre".