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Incontro scientifico introdotto dal Prof. Massimo Osanna, Direttore Generale Musei, seguito dagli interventi del Dott. Carmelo Malacrino, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e di autorevoli studiosi di scultura antica, quali il Prof. Salvatore Settis, già Direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa e Accademico dei Lincei, e il Prof. Vinzenz Brinkmann, Capo Dipartimento di Antichità della Liebieghaus Skulpturensammlung di Francoforte sul Meno.
Sarà descritta la copia perfetta in bronzo della testa della statua del guerriero A, uno dei due celebri Bronzi di Riace, straordinarie opere d’arte del V sec. a.C. custodite presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
La testa in bronzo è stata realizzata dallo stesso archeologo tedesco Prof. Vinzenz Brinkmann, fra i massimi esperti al mondo di policromia dell’antichità. La riproduzione della testa, realizzata con l’ausilio di nuove e sofisticate tecnologie (laser scanner con una scansione millimetrica e rilievo 3D) ha lo scopo di mostrare al pubblico il colore originario della statua, privata cioè dagli effetti del tempo e dell’ossidazione, proponendo anche la presenza di colori.
Incontro scientifico introdotto dal Prof. Massimo Osanna, Direttore Generale Musei, seguito dagli interventi del Dott. Carmelo Malacrino, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e di autorevoli studiosi di scultura antica, quali il Prof. Salvatore Settis, già Direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa e Accademico dei Lincei, e il Prof. Vinzenz Brinkmann, Capo Dipartimento di Antichità della Liebieghaus Skulpturensammlung di Francoforte sul Meno.
Sarà descritta la copia perfetta in bronzo della testa della statua del guerriero A, uno dei due celebri Bronzi di Riace, straordinarie opere d’arte del V sec. a.C. custodite presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
La testa in bronzo è stata realizzata dallo stesso archeologo tedesco Prof. Vinzenz Brinkmann, fra i massimi esperti al mondo di policromia dell’antichità. La riproduzione della testa, realizzata con l’ausilio di nuove e sofisticate tecnologie (laser scanner con una scansione millimetrica e rilievo 3D) ha lo scopo di mostrare al pubblico il colore originario della statua, privata cioè dagli effetti del tempo e dell’ossidazione, proponendo anche la presenza di colori.