Santi: dalla tribolazione alla vittoria

2-12-25 - Martedì 1 Av Dio viene nella nostra piccolezza per abitarla con noi. Non è una privazione: è comunione.


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L'esultanza nello Spirito Santo. Ci potremmo chiedere, ma come si fa? Vorrei esultare nello Spirito Santo, come devo fare? Gesù esulta nello Spirito e sembra che derivi da una relazione nella quale lui introduce, però… c'è un però, c'è un'azione dello Spirito che Gesù riconosce, cioè qualcosa che sta accadendo e lui se ne rallegra. Questo mi piacerebbe proprio vederlo dappertutto, girarmi e vedere che così sta succedendo dappertutto, cioè accorgersi che l'amore con cui Dio ama è accolto e anche le situazioni a volte faticose, a volte no, ma qualunque esse siano, nel momento in cui ti accorgi che puoi viverle davanti a Dio, beh, quello è il momento in cui anche la tua piccolezza non soltanto non è un problema, ma addirittura è una via preferenziale.
Ripeto, la piccolezza non soltanto non è un problema, ma è una via preferenziale. Perché? Gesù poteva soltanto soffermarsi su questo aspetto della piccolezza, invece specifica una cosa prima, perché hai tenuto nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Perché sottolinea questo aspetto le hai tenute nascoste ai sapienti e ai dotti? Perché normalmente chi si ritiene sapiente e dotto dice io, io, io. Chi si ritiene piccolo dice: chi, io? Allora, questa strana sottolineatura che vi sto facendo la potete ritrovare in tantissime situazioni dove chi fa riferimento a sé non si accorge, anzi facilmente si arrabbia anche di come vanno le cose. Chi invece non si ritiene né sapiente né dotto ma cerca, attende, spera, chiede e la sua piccolezza diventa una via preferenziale attraverso la quale riconoscere la provvidenza. Cioè che Dio è padre e provvede. Nessuno conosce chi è il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il figlio vorrà rivelarlo. Cioè questa relazione nella quale addirittura noi entriamo è un dono che ci viene partecipato. Gesù ne vede le condizioni ed esulta.
E qui sarebbe la prima domanda. Riesco ad esultare del vedere le condizioni in cui altri, non io, altri stanno partecipando al bene che Dio dispiega nel mondo lo srotola nella storia? Io so rallegrarmi di questo o tra le due sono sospettoso, invidioso permaloso prendo per male ciò che male non è? Ecco dove sta l'errore, no? Allora, oggi è un'occasione per riscoprire come la piccolezza è veramente un vantaggio e non è una perdita se non di quello che ci fa bene perdere.
Nella piccolezza si possono fare tanti tipi di scoperte ma io oggi ne vorrei sottolineare una che il Signore viene. Avere attenzione al fatto che il Signore nella nostra piccolezza viene interviene da Signore che non vuol dire che ti toglie dalla piccolezza ma che ti fa stare insieme a Lui nella piccolezza e non senti che sarà una privazione ma sarà una comunione. In questo senso vi invito a riguardare il testo della prima lettura non soltanto per vedere queste contrapposizioni che ci sono ma per vedere che i contrapposti stanno insieme insieme non l'uno contro l'altro non l'uno sopra l’altro, ma insieme. Quando ti accorgerai di questo anche la piccolezza sentirai che può stare insieme in qualunque situazione perché? Perché il Signore che è l'Altissimo sta insieme a te nella piccolezza cioè per Lui è preziosa se faremo questa scoperta forse avremo meno desideri di innalzarci ma piuttosto di sentire come in quelle condizioni in cui ci sentiamo piccoli fragili, incapaci bene, il Signore viene in nostro soccorso.
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Santi: dalla tribolazione alla vittoriaBy Stefano Savoia