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2. Risolvere il “sovra indebitamento”: far rientrare dai debiti famiglie ed aziende è possibile


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Il contributo cinematografico proposto è un estratto del film “Wall Street: il denaro non dorme mai” in cui Gordon Gekko (interpretato magistralmente da Michael Douglas diretto da una maestro del cinema come Oliver Stone) ci regala un affresco del male peggiore che attanaglia l’economia del nostro tempo: il sovra indebitamento:

Accade spesso che le famiglie e le imprese non siano in grado di onorare i debiti che hanno assunto schiacciati da una crisi economica che ha bruciato posti di lavoro e ridotto il volume d’affari delle imprese: la crisi di liquidità ha colpito inesorabilmente tanto il consumatore quanto le aziende che non riescono più a restare sul mercato.

Le cronache riportano giornalmente (anche se da un po’ di tempo queste notizie non occupano più le prime pagine, come se fossero diventate “ordinaria amministrazione”) le storie di padri di famiglia e piccoli imprenditori che, strozzati dai debiti, prendono la decisione più grave e irreversibile a cui si possa giungere.

In pochi sanno che la legge n. 3 del 2012 (c.d. legge anti – suicidi), adottata dal legislatore sulla scorta del clamore mediatico dei tristi avvenimenti di cronaca, offre una soluzione: le procedure da sovra indebitamento che permettono di ridurre il debito al fine di consentire alle famiglie di riprendere una vita dignitosa e di concedere alle imprese una “seconda possibilità” (in gergo si parla di “fresh start”).

L’applicazione della legge 3 del 2012 ha dovuto, tuttavia, attendere il decreto ministeriale di attuazione che è stato emanato soltanto nel mese di settembre del 2014 (la legge prevedeva un termine di 90 giorni!!!!) e pubblicato in Gazzetta Ufficale agli inizi del 2015: si parla tanto di “poteri forti”, siamo di fronte ad un esempio lampante!!!!

Ma procediamo con ordine.

Cosa si intende per sovra indebitamento?

L’art. 6 della legge n. 3 del 2012 definisce la crisi da sovra indebitamento come “la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte”. In altri termini, la situazione di sovra indebitamento ricorre quando un debitore non sia più in grado di pagare i creditori tramite il denaro contante o gli altri beni che possono essere facilmente e rapidamente venduti e monetizzati.

Si badi bene che per accedere alla procedure da sovra indebitamento non è necessario che l’incapacità di adempiere alle obbligazioni assunte sia definitiva ma è sufficiente una “rilevante difficoltà”. In altri termini, rileva anche la condizione della famiglia che per far fronte ai debiti non sia più nelle condizioni di soddisfare le esigenze della vita quotidiana rappresentate non solo dal vitto ma anche dalle altre spese indispensabili per condurre una vita dignitosa come il canone di affitto, le utenze domestiche, il trasporto, la scuola, il vestiario. Per le piccole imprese, in maniera analoga, non è necessario che l’azienda si già al collasso ma possono ricorrere alle procedure anche gli imprenditori che si trovano di fronte alla prospettiva di dover cessare la propria attività.

Abbiamo accennato alle “procedure” da sovra indebitamento perché la legge in esame predispone tre strumenti: il piano del consumatore (rivolto esclusivamente ai consumatori), l’accordo dei creditori e la liquidazione del patrimonio del debitore (a cui possono accedere consumatori e piccole imprese).

In questo articolo mi occuperò della prima procedura per trattare delle altre nei prossimi articoli (se ti interessa l’argomento, seguimi!!!).

Cos’è il piano del consumatore?

Come detto, il piano del consumatore è una delle tre procedure da sovra indebit

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OraLegale Podcast - Giurisprudenza e Nuove TecnologieBy Leonardo Cascio