Attenzione, a seguito dell’entrata in vigore dal 25 maggio 2018 del GDPR i contenuti esposti da questo articolo e podcast potrebbero risultare obsoleti.
Hai aperto un sito web o creato una app al fine di promuovere la tua attività o la tua azienda? Sapevi che la legge ti impone di pubblicare determinate informazioni? Ti voglio spiegare cosa devi fare per evitare brutte sorprese.
Gli obblighi web del sito aziendale
Gli obblighi di pubblicazione variano in relazione al tipo di attività o di impresa che svolgi.
La legge, nel caso delle società, impone di pubblicare le informazioni legali che riguardano l’azienda nello spazio elettronico collegato alla rete telematica ad accesso pubblico sul quale si effettua attività di comunicazione oltre che negli altri luoghi virtuali di comunicazione, come email e profili sui social networks.
L’art. 2250 Codice Civile prevede, in particolare, l’obbligo di pubblicare la ragione sociale, la sede legale, il Codice Fiscale e la Partita IVA, la posta elettronica certificata (PEC), l’Ufficio del Registro dove si è iscritti, il numero di Repertorio economico amministrativo (Rea), il capitale in bilancio (per le società di capitali che sono Spa, Sapa, Srl, Srls), l’eventuale liquidazione in seguito a scioglimento, l’eventuale stato di società con unico socio (Spa e Srl unipersonali). L’art. 2497-bis c.c. impone, inoltre, di rendere nota la società o l’ente alla cui attività di direzione e di coordinamento la società è soggetta.
Se sei titolare di partita IVA dovrai indicarla sulla home page del sito, obbligo previsto dall’art. 35, D.P.R. 633/1972, modificato dall’art. 2, D.P.R. 404/2001, mentre la R.M. 16 maggio 2006, n. 60/E sottolinea che l’onere di pubblicazione riguarda anche siti web utilizzati per motivi pubblicitari.
Se svolgi attività di E-Commerce devi sapere che l’art. 7, D.Lgs. 70/2003 ti impone di pubblicare gli estremi del venditore (domicilio o sede legale) e del prestatore (compresa posta elettronica), il numero di iscrizione Rea o Registro Imprese. Se la tua attività è soggetta a concessione, licenza o autorizzazione devi indicare gli estremi dell’autorità competente.
Per il mancato rispetto degli obblighi che ti ho elencato, sono previste sanzioni sino a 2.065 euro, quindi fai tesoro di quanto hai appena letto.
Oltre alla pubblicazione delle informazione sulla tua attività, devi prestare attenzione agli obblighi imposti dalla legge per il rispetto e la tutela della
Privacy.
La tutela della riservatezza degli utenti Web
Il Codice della Privacy ti impone, quando richiedi agli utenti del tuo sito i loro dati sensibile al fine di iscriverli ad una newsletter o affinché tu li possa contattare, di richiedere un consenso informato, espresso solo dopo la lettura dell’informativa sulla tutela della riservatezza.
L’informativa sulla privacy deve, quindi, contenere i seguenti elementi:
scopi e modalità del trattamento cui sono destinati i dati;obblighi dell’informato nel fornire o meno i dati;conseguenze cui va incontro l’interessato in caso di rifiuto;
nominativo delle persone, enti o società a cui possono essere forniti i dati;
diritti riconosciuti all’interessato;nominativo del titolare e del responsabile del trattamento dei dati e relativi contatti.Nel caso in cui dovessi omettere di chiedere il consenso ai tuoi utenti, potrebbe esserti irrogata una sanzione tra 6.000 e 36.000 euro prevista dall’art. 161, D.Lgs. 196/2003.
Non è, tuttavia, necessario richiedere il consenso nelle seguenti ipotesi:
quando il trattamento viene posto in essere per dare esecuzione a un obbligo legale;quando i dati provengono da registri ed