OraLegale Podcast - Giurisprudenza e Nuove Tecnologie

8. Come difendersi dalle contravvenzioni elevate tramite il sistema “Street Control”


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Sono ormai molto diffusi i sistemi elettronici di rilevazione delle infrazioni al Codice della Strada (di seguito C.d.S.) che vengono contestate ai malcapitati guidatori i quali si vedono notificare al proprio domicilio il verbale di accertamento.

L’ultima novità è il famigerato “Street Control” che è uno strumento elettronico munito di fotocamere e videocamere il quale, installato sulle volanti della Polizia Municipale, rileva la targa e gli altri dati relativi al veicolo ed al luogo ove questo viene “fotografato” e trasmette questi dati ad una centrale operativa al fine di elevare, in maniera veloce ed automatica, le multe per divieto di sosta.

Le volanti della Polizia locale, tramite questo strumento elettronico, elevano le contravvenzioni “a strascico” fotografando tutte le vetture parcate. Lo “Street Control” è stato, quindi, concepito e autorizzato per sanzionare le soste selvagge degli utenti della strada indisciplinati che parcheggiano le loro autovetture in divieto, o addirittura in seconda e terza fila, intralciando il traffico.

L’uso dello “street control” per sanzionare la violazione degli art. 80 e 193 C.d.S.

Le contestazioni della violazione delle norme che regolano la circolazione stradale è ormai diventata un’entrata per i bilanci degli enti locali i quali hanno intuito le potenzialità dello strumento di rilevazione in commento per multare anche i veicoli in movimento elevando, però, delle contravvenzione che sono del tutto illegittime e che, quindi, devono essere annullate.

Ti sarà capitato di ricevere la notifica di una multa con cui ti viene contestata l’omessa revisione della tua autovettura (art. 80 C.d.S.) ovvero che il veicolo non è assicurato per la responsabilità civile (art. 193 C.d.S.): ti voglio spiegare perché la multa che hai ricevuto non è valida e può essere impugnata.

È opportuno fare una premessa: il C.d.S. impone di contestare immediatamente al trasgressore l’infrazione salvo che ciò non sia possibile e in casi tassativamente elencati.

L’art. 200, co. 1, C.d.S., infatti, prevede che la violazione delle norme che regolano la circolazione stradale debba essere contestata immediatamente salvo i casi tassativamente elencati dall’art. 201 C.d.S. il quale prevede che la rilevazione dell’infrazione e la notificazione della contestazione “avvenga mediante dispositivi o apparecchiature che sono state omologati ovvero approvati per il funzionamento in modo completamente automatico”.

Le contravvenzioni elevate tramite l’uso dello Street Control nei confronti dei veicoli in movimento sono illeggittime.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (di seguito MIT) ha costantemente escluso l’esistenza di strumenti elettronici autorizzati, ovvero omologati, per la contestazione dell’omessa revisione di veicoli in movimento.

Il MIT, tramite il parere n. 4851 del 2015, ha chiarito che lo strumento elettronico denominato “Street Control” è autorizzato dalla legge ma ha specificato espressamente che, nel rispetto delle regole imposte dal C.d.S., la contravvenzione, qualora il conducente si trovi alla guida ovvero nei pressi del veicolo, debba essere contestata immediatamente: in altri termini, lo “Street Control” non può essere utilizzato per elevare sanzioni nei confronti di veicoli in movimento ma soltanto per quelli in sosta e il cui conducente non sia presenta.

Il MIT per fugare ogni ulteriore dubbio è tornato a occuparsi della questione con il parere n. 3311 del 2016 ribadendo che “allo stato attuale non risulta approvato, ovvero omologato, alcun dispositivo funzionante in modalità automatica per l’accertamento della omessa revisione del veicolo circolante”.<

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OraLegale Podcast - Giurisprudenza e Nuove TecnologieBy Leonardo Cascio